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Governo Meloni, Sangiuliano nella squadra di Governo: tutto quello che c’è da sapere sul ministro

Chi è Gennaro Sangiuliano, nuovo ministro della Cultura del governo Meloni? La nuova Presidente del Consiglio dei Ministri ha sciolto le riserve sulla sua squadra di governo dopo aver raggiunto l’accordo sui presidenti di Camera e Senato con l’elezione rispettivamente di Lorenzo Fontana e Ignazio la Russa. Scopriamo tutto quello che c’è da sapere su Gennaro Sangiuliano.


TUTTI I MINISTRI DEL GOVERNO MELONI


Governo Meloni, chi è il ministro per la Cultura Gennaro Sangiuliano

Gennaro Sangiuliano (Napoli, 6 giugno 1962) è un giornalista, saggista e politico italiano, direttore del TG2 dal 31 ottobre 2018 e Ministro della cultura dal 22 ottobre 2022. È stato direttore del quotidiano Roma di Napoli dal 1996 al 2001, vicedirettore del quotidiano Libero e del TG1 dal 2009 al 2018.

Sangiuliano frequenta il liceo classico “A. Pansini” di Napoli, quindi si laurea in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Napoli Federico II. In seguito consegue il master in Diritto privato europeo presso la Sapienza – Università di Roma e cum laude il dottorato di ricerca in Diritto ed Economia presso l’Università Federico II di Napoli. È docente esterno a contratto di Diritto dell’informazione presso la Lumsa e di Economia degli intermediari finanziari alla Sapienza.

Inoltre, dal 2016 è titolare del corso di Storia dell’economia e dell’impresa alla Libera università internazionale degli studi sociali Guido Carli di Roma e dal 2015 ricopre la carica di direttore della scuola di Giornalismo dell’Università degli Studi di Salerno. È docente del Master in Giornalismo e Comunicazione della Università telematica “Pegaso”.

Sangiuliano ha fatto parte da giovanissimo del Fronte della Gioventù. Dal 1983 al 1987 è stato consigliere circoscrizionale del Movimento Sociale Italiano – Destra Nazionale nel quartiere Soccavo di Napoli. Lavora a Canale 8, dirige l’Opinione del Mezzogiorno (quindicinale di Publimedia) ed entra nella redazione di Economy, periodico considerato da alcuni vicino a De Lorenzo. Assieme a Ciro Paglia, storico capo redattore de Il Mattino, pubblica il volume “Il paradiso: viaggio nel profondo nord”, in risposta al controverso “L’Inferno” di Giorgio Bocca, che ottiene recensioni discordanti.

Nei primi anni ’90 Sangiuliano lavora a L’Indipendente e poi alla redazione politica del quotidiano Roma di Napoli (giornale vicino a Giuseppe Tatarella), di cui diverrà direttore dal 1996 al 2001. È stato prima capo della redazione romana e poi vicedirettore del quotidiano Libero durante la direzione di Vittorio Feltri.

Scrive anche per il settimanale L’Espresso e per le pagine culturali de Il Sole24Ore. Ha iniziato a occuparsi di economia per il mensile Nord e Sud, la storica rivista fondata da Francesco Compagna. Ha scritto per il Giornale di Napoli durante la direzione di Lino Jannuzzi, per Il Foglio di Giuliano Ferrara e per Il Giornale.

Nel 2010, in occasione della morte dell’ex capo di Stato Francesco Cossiga, Sangiuliano pubblica su Il Giornale un dettagliato articolo in cui ricorda l’avallo dell’allora presidente Giorgio Napolitano alla richiesta di messa in accusa dell’ex capo di Stato “picconatore” nel 1993. Frequenta nel 2015 la 67ª sessione dell’Istituto alti studi per la difesa, il più alto istituto di formazione interforze della Difesa italiana, pubblicando insieme ad altri autori la ricerca Dal mujahidismo ai foreign fighters. Dinamiche, profili, attori e modelli organizzativi del combattentismo tra il XX e XXI secolo.

Vita privata di Gennaro Sangiuliano: moglie e figli

Si hanno pochissime notizie sulla vita privata di Gennaro Sangiuliani. Dal 2018 è sposato con Federica Corsini, anche lei giornalista. Testimone di nozze del giornalista è stato il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri.

Quanto guadagna Gennaro Sangiuliano come ministro

Ma quanto guadagna Gennaro Sangiuliano come ministro del governo MeloniQuello relativo agli stipendi dei politici è un tema sempre molto caldo in Italia. Per capire però quanto guadagna un ministro in Italia e come funzionano i suoi contributi in merito alla pensione, bisogna fare la distinzione tra chi è un parlamentare eletto e chi invece è stato nominato come tecnico.

Dunque, un ministro quindi può essere sia un parlamentare eletto che un tecnico. In base a questo, tutti i nuovi ministri del governo Meloni che sono anche parlamentari percepiscono soltanto lo stipendio da senatore o deputato, rispettivamente 14.634,89 e 13.971,35 euro al mese.

Giorgia MeloniGoverno