Cronaca

Il governo ritira l’emendamento contro il caro affitti

Sulla questione del caro affitti il governo ha deciso di ritirare l’emendamento che sbloccava 660 milioni per gli alloggi degli studenti. Gli stessi contenuti verranno ora spostati nel decreto-legge n. 51/2023 su enti pubblici e solidarietà sociale.

Caro affitti, il governo ha deciso di ritirare l’emendamento

A riferirlo è il Mur che giustifica la scelta con una maggiore attinenza materiale tra la proposta e il decreto. In un comunicato si legge: “Nessuna retromarcia da parte del Governo nel dare piena attuazione alla misura del Pnrr che destina 660 milioni di euro agli alloggi universitari. Dal confronto con le Commissioni parlamentari competenti è emersa l’opportunità di convogliare i contenuti dell’emendamento 9.33 nel decreto-legge n. 51/2023 su enti pubblici e solidarietà sociale, piuttosto che nel decreto-legge n. 44/2023, per questioni di attinenza materiale. Resta quindi assolutamente confermata la volontà del Governo di procedere con le risorse per l’housing universitario”.

“Il governo ha ritirato l’emendamento contro il caro affitti, con cui soli pochi giorni fa annunciava 660 milioni di euro per alloggi universitari. Un brutto segnale per gli studenti fuorisede e le loro famiglie che da settimane chiedono nuove misure per contenere i prezzi alle stelle di case e posti letto in affitto. Ora ci aspettiamo che il governo ripresenti quanto prima questo emendamento”, dice Mariastella Gelmini, vicesegretario e portavoce di Azione.

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