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Green pass, la bozza del nuovo dpcm: scaricabile su sito web e anche su app Immuni e Io

Il Green Pass potrà essere scaricato via web, attraverso il sito dedicato, ma anche attraverso l’app ‘Immuni‘ e ‘Io‘. Questo è quanto prevede la bozza del nuovo dpcm sulla cosiddetta certificazione verde messa a punto dalla presidenza del Consiglio, di concerto con i dicasteri della Salute, dell’Innovazione tecnologica e la transizione digitale e delle Finanze, in vista del prossimo Cdm.

Green Pass: Dpcm in arrivo, ecco cosa prevede la bozza

“Le certificazioni verdi Covid-19 – si legge nel primo comma dell’articolo 12 del testo – sono messe a disposizione degli interessati attraverso i seguenti strumenti digitali, con le modalità definite nell’allegato E:

  1. sito web dedicato, sia attraverso accesso con identità digitale sia con autenticazione a più fattori;
  2. fascicolo sanitario elettronico;
  3. App Immuni;
  4. App IO”.

Come ottenere il Green Pass e chi ne ha diritto

Per i certificati già emessi da Stati o regioni, è previsto un periodo di 6 settimane perché possano essere resi compatibili con il modello Ue (i Paesi membri avevano chiesto mesi di tempo, il Parlamento ha spinto per abbreviare questo periodo). Il Gateway, la piattaforma informatica Ue che rende possibile il Pass e che fornisce le chiavi digitali che consentono la validità transfrontaliera, è operativo da inizio mese e alcuni Paesi hanno già iniziato a rilasciare certificati: finora ne sono stati emessi oltre un milione. Se ottenere il Pass sarà un diritto, il suo utilizzo potrà però variare in qualche misura da Stato a Stato. Con queste avvertenze, ecco i dettagli:

  • Ha diritto al green pass chi è stato vaccinato con entrambe le dosi (nel caso ad esempio di Astrazeneca, Pfizer e Moderna);
  • chi è risultato negativo ad un tampone molecolare o un antigenico rapido effettuato entro le 48 ore;
  • chi è guarito dall’infezione da Sars-Cov-2 e, a seguito di tampone negativo, è uscito dall’isolamento.

Cosa prevede il dpcm sul Green Pass

Il testo è formato da 20 articoli e contiene la normativa sul certificato che, a partire dal prossimo 1° luglio, aiuterà i viaggiatori all’interno dell’Ue che lo detengono a evitare di essere sottoposti a test e/o quarantene quando viaggiano all’interno dell’Unione, contribuendo così al graduale ripristino della libertà di circolazione in Europa, di fatto coartata dalle restrizioni introdotte dagli Stati per ragioni di salute pubblica. Secondo quanto si legge, le “certificazioni verdi Covid-19“, dette anche Green Pass, rilasciate “in conformità al diritto vigente negli Stati membri dell’Unione europea sono riconosciute come equivalenti a quelle rilasciate in ambito nazionale, se conformi ai criteri definiti con circolare del ministero della Salute“.

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