Green pass obbligatorio per ritirare la pensione. Il premier Mario Draghi ha firmato il nuovo dpcm con l’elenco dei servizi e delle attività essenziali per accedere alle quali non servirà il certificato verde. Saltata la norma che dava la possibilità di accedere agli uffici postali senza green pass per ritirare la pensione: servirà invece il certificato verde.
Dal 1° febbraio non sarà necessario il green pass per i supermercati, farmacie, parafarmacie e benzinai, ma non sarà consentito acquistare beni non primari.
Green pass obbligatorio per ritirare la pensione: firmato il dpcm
Anche nelle attività essenziali, dove si potrà accedere senza il green pass, verranno effettuati dei controlli a campione. È quanto prevede la bozza del Dpcm che il presidente del Consiglio, Mario Draghi, dovrebbe firmare nelle prossime ore.
“Nell’attuale contesto emergenziale” le uniche attività esentate possono essere “solamente quelle di carattere alimentare e prima necessità, sanitario, veterinario, di giustizia e di sicurezza personale”, si legge nella bozza del Dpcm che il presidente del Consiglio Mario Draghi firmerà nelle prossime ore. Nell’elenco viene confermata l’esclusione delle tabaccherie: per comprare le sigarette servirà il green pass.
Dove serve il green pass
Per le “esigenze alimentari e di prima necessità “si potrà accedere oltre che nei negozi di alimentari anche in quelli “non specializzati”, ma “con prevalenza di prodotti alimentari e bevande” come ipermercati, supermercati, discount, minimercati e altri esercizi di “alimentari vari”. Sarà consentito accedere senza il green pass anche dai benzinai, nei negozi che vendono legna, pellet e ogni tipo di combustibile per uso domestico e per il riscaldamento, “esercizi specializzati e non in articoli igienico-sanitari”, farmacie, parafarmacie e altri articoli “specializzati per la vendita di articoli medicali, ortopedici e di ottica anche non soggetti a prescrizione medica”.
“È sempre consentito l’accesso per l’approvvigionamento di farmacie dispositivi medici e, comunque, alle strutture sanitarie e sociosanitarie nonché a quelle veterinarie per ogni finalità di prevenzione, diagnosi e cura”. Senza il green pass si potrà andare inoltre negli uffici delle forze di polizia e in quelli delle polizie locali per “assicurare lo svolgimento delle attività istituzionali indifferibili”, “di prevenzione e repressione degli illeciti” nonché per denunciare un reato o chiedere un intervento a tutela dei minori.
Il Green Pass alle poste
È dunque saltata la norma che prevedeva la possibilità di entrare negli uffici Postali e nelle banche senza green pass, ma solo per riscuotere “pensioni o emolumenti non soggetti ad obbligo di accredito”.
Le misure saranno in vigore dal 1° febbraio, giorno in cui scatterà l’obbligo del pass per negozi, banche, poste e uffici pubblici. Nello stesso giorno cambierà anche la durata del green pass che passerà da 9 a 6 mesi.
Che cosa non sarà più obbligatorio dal 31 gennaio
Finiranno una serie di divieti introdotti con il decreto della Vigilia di Natale: senza una proroga, infatti, non sarà più obbligatoria la mascherina all’aperto in zona bianca, sarà possibile tornare a organizzare feste e riapriranno le discoteche, tutte misure che scadono il 31 gennaio, sempre che non siano introdotte proroghe del divieto in base all’andamento dell’epidemia, introducendo la possibilità che anche in questi contesti vengano effettuati dai titolari dei negozi controlli a campione, per evitare che la norma possa essere aggirata dai no vax.