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Green pass, quando sarà obbligatorio per viaggiare? Le ipotesi per treni, aerei e navi

Quando il green pass sarà obbligatorio per viaggiare? Il governo sembra indirizzato ad introdurre l’obbligo del certificato soltanto per i trasporti di lunga percorrenza. Vediamo insieme quali sono le ipotesi per treni, aerei e navi.

Quando il green pass sarà obbligatorio per viaggiare: le ipotesi

Secondo le prime ipotesi, come anticipa anche Il Corriere, l’esecutivo guidato da Mario Draghi sarebbe orientato ad estendere la condizione del possesso del green pass ai viaggi a lunga percorrenza su navi, aerei e treni, mentre la misura non dovrebbe riguardare il trasporto urbano su autobus, tram e metropolitane.

Tra le forze politiche che compongono l’alleanza di governo, la Lega è quella più apertamente contraria e avrebbe chiesto di rimandare l’obbligo per i trasporti almeno a fine agosto.

Green pass, obbligo per aerei, treni e navi: le regole

L’imbarco sui mezzi a lunga percorrenza dovrebbe dunque essere vincolato al certificato che attesta la prima dose di vaccino fatta almeno 15 giorni prima, la guarigione dal Covid-19 nei sei mesi precedenti, l’esito negativo di un tampone molecolare, antigenico o salivare nelle precedenti 48 ore.

controlli sul green pass saranno affidati alla responsabilità del personale prima di salire a bordo contestualmente alla verifica del documento d’identità e del biglietti.

Esibire un certificato falso comporterebbe la multa dai 400 ai mille euro già prevista e la denuncia alle autorità. Il green pass avrà ovviamente anche la funzione di tracciamento in caso di positività di uno dei passeggeri.

Nonostante la richiesta del governo alle Regioni di un piano per il potenziamento dei mezzi di trasporto pubblico, al momento sarebbe escluso l’obbligo del certificato anche per l’utilizzo di metropolitane, autobus e tram, data l’estrema difficoltà per i controlli. 

Sarà però necessario da parte delle amministrazioni locali un allargamento del parco vetture in quanto, secondo le indicazioni del Cts, la capienza all’80% dei posti non garantirebbe il distanziamento sociale in vista della ripresa delle attività scolastiche in presenza a settembre.


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