Grazie all’incontro di ieri, Beppe Grillo si ritiene entusiasta degli impegni assunti dal Premier incaricato Mario Draghi. Dopo aver richiesto, a gran voce, l’eccellente esclusione della Lega dal governo, rimette il voto degli attivisti del M5S direttamente alla piattaforma Rousseau. Il commento e la spiegazione della mossa del M5S, spiegata a tutti.
Grillo, Draghi, Rousseau, Lega e M5S: le incognite dell’ultima ora
Ieri si è concluso il secondo giro di consultazioni tra il Premier incaricato, Mario Draghi, e le differenti forze politiche. Al termine dell’incontro, Grillo ha pubblicato un video sui social per condividere le scelte e le tematiche discusse nel corso delle consultazioni con Draghi.
Nel corso del video, Grillo ha richiesto l’esclusione della Lega dall’eventuale “governo di unità nazionale“. Inoltre, ha stabilito di rimandare la questione dell’appoggio al governo Draghi direttamente alla piattaforma Rousseau.
Apparentemente, la mossa del M5S appare semplicemente una chiara risposta al concetto di trasparenza e di accountability. Invece, attraverso un’analisi politica, Grillo ha invitato Draghi ad esporre pubblicamente il suo contratto di governo, prima di confermare una possibile adesione pentastellata.
In sostanza, il M5S richiede maggiori garanzie, promesse già nel corso delle consultazioni dal professor Draghi, per evitare di perdere ancora consenso elettorale.
La battaglia interna al MoVimento 5 Stelle
Le parole di Grillo sono apparse particolarmente riflessive, considerando la forte personalità dell’ex comico ligure. L’intervento del Garante dei 5S arriva nel momento della frattura interna del partito, a causa di un appoggio non largamente condiviso alla maggioranza di “unità nazionale”. Alcuni militanti pentastellati, infatti, hanno intavolato proteste minacciando anche una possibile scissione.
Grillo, a colloquio con Draghi, attacca la Lega
Grillo, attraverso una simpatica analogia, identifica il Premier incaricato come: “un dentista che deve delle estrazioni da una bocca cariata e salvare la parte sana”.
Poi, entusiasta dell’appoggio ricevuto da Draghi, si sbilancia, affermando: “Questo sembra. Altro che banchiere di Dio”.
In merito all’istituzione del ministero della Transizione ecologica sostenibile, Grillo rilancia: “gliel’ho proposto. Non deve entrarci, però, la Lega, perché la Lega non ci ha mai capito una mazza di niente”.
Le tematiche affrontate dal M5s e la richiesta di voto su Rousseau
Il video di Grillo ha rassicurato buona parte dell’elettorato, delusa dai continui compromessi, da cui il M5S è uscito malconcio, rimettendo la questione dell’appoggio al prossimo Esecutivo direttamente alla piattaforma Rousseau.
“Abbiamo parlato di Reddito di Cittadinanza e” Draghi “ha detto che è una grande idea, che noi, con l’onestà, abbiamo cambiato la politica nel nostro Paese e che abbiamo fatto un miracolo. Ci vogliono posti di lavoro e sul Recovery rimarrà il lavorone svolto dalle forze politiche con Conte“.
In conclusione, Grillo invita ancora gli elettori ad attendere: “aspettiamo un attimo. Ci troviamo in questa condizione e sono venuto anch’io a dare una mano, per quello che posso”.