Bolletta della luce record da 26mila euro per un solo mese nonostante il ristorante a Grosseto fosse chiuso: “Il ristorante è stato aperto solo tre giorni e un simile consumo è impossibile, ma per il gestore questi dati sono considerati reali”, ha dichiarato il ristoratore. “Non avrei nemmeno potuto illuminare tutta la costa”.
Bolletta della luce record, il ristorante a Grosseto però era chiuso
Quando Antonio Catani, titolare di un ristorante a Principina a Mare, Grosseto, ha visto l’importo sulla bolletta della luce, non poteva credere ai suoi occhi. Secondo il fornitore di energia, nel mese di dicembre aveva consumato ben 78mila kWh, per un totale di oltre 26mila euro. Per Catani si trattava di un evidente errore, poiché il ristorante era rimasto quasi sempre chiuso in quel periodo e non aveva mai registrato consumi così elevati. Tuttavia, per la compagnia energetica, si trattava di consumi reali che doveva pagare.
“Il ristorante è stato aperto solo tre giorni e un simile consumo è impossibile. Tuttavia, per il gestore, questi dati sono reali e si riferiscono esclusivamente a dicembre 2024”, ha spiegato l’avvocato di Catani, a cui il ristoratore si è rivolto dopo aver tentato senza successo di trovare una soluzione con la compagnia energetica.
Il consumo
“Mi è stata addebitata una spesa di 78 mila kilowatt in un mese; nemmeno se avessi illuminato l’intera costa sarebbe possibile”, ha dichiarato il ristoratore al Tirreno. Ha spiegato che, di solito, le bollette nei mesi meno attivi, come dicembre, quando il ristorante è aperto solo nei tre giorni di Natale, non superano i 700 euro, mentre in alta stagione, durante l’estate, arrivano a 1700 euro al mese.
Secondo il ristoratore, le richieste di verifica per un presunto malfunzionamento del contatore inviate al gestore sono state ignorate. Infatti, gli sarebbe stato comunicato che prima deve saldare l’intero importo e solo successivamente potranno avviare i controlli.
“Stavo già recuperando da un problema cardiaco e vedere quella cifra è stata una doccia fredda; non sono stati giorni facili,” ha dichiarato l’uomo a Mattino Cinque, ricordando che “nei primi giorni avevamo paura persino di accendere le luci nel locale.” “Ciò che mi ha infastidito di più è stata la risposta ricevuta. Ci hanno detto che dobbiamo pagare, eventualmente con un piano di rateizzazione. Per questo motivo mi sono rivolto all’avvocato di Confconsumatori,” ha aggiunto il ristoratore.