Cronaca

Guardia carceraria si fa un buco nei pantaloni e fa sesso con un detenuto di fronte ad altri 11 carcerati

La guardia del carcere si buca i pantaloni per avere rapporti col detenuto sotto gli occhi di altri undici persone recluse

La guardia del carcere si fa un buco nei pantaloni per avere un rapporto sessuale con un detenuto, il tutto sotto gli occhi degli altri reclusi. Per questo motivo la 26enne Tina Gonzalez è stata licenziata dopo essere stata arrestata nel maggio dello scorso anno quando i suoi principali hanno scoperto la “depravata fantasia sessuale”. I fatti sono accaduti nella prigione della contea di Fresno, in California.

Si fa un buco nei pantaloni per avere un rapporto sessuale col detenuto, condannata guardia del carcere

Secondo quanto riportato dall’agenzia The Frenso Bee, stando alle accuse, la donna non avrebbe mostrato “nessun rimorso” e ha regolarmente avuto telefonate “sessualmente esplicite” con il prigioniero, ha detto martedì in tribunale il suo ex capo, l’assistente dello sceriffo Steve McComas.

“Ho visto cose ​​piuttosto disgustose nei miei 26 anni di lavoro in una prigione” ma le azioni della Gonzalez “sono in cima alla lista” ha aggiunto. La donna, che ha lavorato come agente di correzione per più di tre anni, si è “vantata” dei suoi crimini da quando li ha commessi, ha aggiunto McComas. “Questo è qualcosa che solo una mente depravata può inventare. Ha fatto un giuramento che ha tradito e così facendo ha messo in pericolo la vita dei suoi colleghi”. La 26enne avrebbe anche fornito al detenuto rasoi, droga, alcol e un telefono cellulare e lo avrebbe regolarmente avvertito in occasione delle perquisizioni della cella come riportato da Fanpage.

La condanna

La donna si è dichiarata colpevole di attività sessuale da parte di un dipendente della struttura di detenzione con un detenuto consenziente. Inoltre è stata condannata anche per possesso di droghe e/o alcol e un telefono cellulare fornito a un detenuto ad aprile. Nei suoi confronti la condanna è stata di sette mesi di carcere al termine dei quali dovrà trascorrere due anni in libertà vigilata.

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