Questa mattina una nube di cloro si è alzata a Guastalla infiltrandosi nelle scuole vicine, sono 140 le persone coinvolte fra cui 100 studenti intossicati. Immediati i soccorsi che sono subito intervenuti sul posto con l’ossigenoterapia. Nessuno degli studenti è in gravi condizioni.
Guastalla, studenti intossicati da una nube di cloro: cos’è successo
Stamattina a Guastalla, in provincia di Reggio Emilia, una nube di cloro si è alzata vicino a piscine delle scuole. Sono circa un centinaio le persone intossicate, tra queste molti studenti. I soccorsi sono arrivati immediatamente e hanno agito sul posto con l’ossigenoterapia. In ospedale state portate quaranta persone, molte presentano sintomi di tosse e lacrimazione agli occhi, nessuno è grave. Le scuole dove si è sparsa la nube tossica sono state intanto evacuate.
Le cause dell’accaduto: l’origine della nube tossica
Questa mattina, durante una fase di travaso di acido cloridrico nelle piscine di via Sacco e Vanzetti a Guastalla, si è sprigionata una nube di cloro. Nel bar e nella mensa adiacenti, a quell’ora affollati per le colazioni, c’era molta gente tra cui tanti studenti della scuola riunitisi lì prima di entrare a lezione. In molti hanno iniziato a mostrare sintomi di tosse e lacrimazione degli occhi, la nube si è poi spostata all’interno della scuola.
Nessun ferito grave fra le persone coinvolte
Le persone soccorse sono 140, una quarantina le persone curate negli ospedali. I vigili del fuoco stanno ora controllando le concentrazioni di gas nella scuola per decidere se ci siano le condizioni di sicurezza per la riapertura dell’istituto.
Una volta partito l’allarme, sono corsi sul posto tutte le squadre disponibili, da tutta la provincia. Molti intossicati sono stati curati sul posto con l’ossigenoterapia, mentre altri sono stati trasportati nei vicini ospedali. Un episodio simile a quello della piscina di Guastalla era successo a Milano solo qualche giorno fa, quando sono rimaste intossicate 42 persone tra cui 28 bambi.