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Gubbio, è una fake news la storia del pesce crudo mangiato al ristorante che avrebbe provocato diarrea e vomito

Tutti con la diarrea dopo un pranzo di pesce Gubbio: ma sarebbe una fake news. È quando denuncia il ristorante nel mirino della storia. Un pranzo tra i membri di una società di pesca sportiva finita nel peggiore dei modi. Tutti sono rimasti vittime di un attacco di dissenteria acuta. In molti, dopo aver consumato il pesce auto-pescato, probabilmente crudo, hanno dovuto fare i conti con dissenteria e vomito e hanno avuto bisogno dei soccorsi. Surreale e da incubo, ma da quanto riporta il titolare del ristorante niente è vero. Ecco cosa sarebbe successo realmente.

Pranzo di pesce, tutti con la diarrea: fake news a Gubbio

Una vicenda diventata un vero e proprio caso social con le foto e gli audio che hanno iniziato a fare il giro del web, in particolar modo tra Facebook e su WhatsApp. Tutto sarebbe accaduto lo scorso 16 ottobre come descritto dagli audio diventati virali sui social. Si parla addirittura di “scene apocalittiche” dopo che una società di pesca sportiva si sarebbe riunita in un ristorante del centro a Gubbio per mangiare i tonni pescati, ma qualcosa è andato storto.

Quando il pranzo stava per concludersi, molti membri del gruppo, formato da circa 40 persone, hanno accusato nausea e forte mal di stomaco, che poi è sfociato in un attacco di diarrea acuta. Qualcuno è uscito fuori per vomitare, qualcun altro è scappato in bagno. Panico tra i presenti, che hanno chiamato i soccorsi. Sono intervenute due ambulanze e alcuni dei membri del gruppo sono stati ricoverati in ospedale con codice verde.

Come fa sapere il titolare del ristorante, però, si tratterebbe solo di “chiacchiere infamanti“. Dall’uscita della notizia il ristoratore sarebbe stato sommerso da critiche e allora ha deciso di parlare.

Le parole del ristoratore

Ecco quindi cosa sarebbe successo realmente, tramite le parole del ristoratore: “Dopo aver constatato che a distanza di giorni tali supposizioni (perché di questo si tratta, solo di “chiacchiere”) vengono ancora alimentate da mere voci di popolo mi trovo costretto a replicare. Corrisponde a verità che il giorno del pranzo sia intervenuto, presso il ristorante, personale medico del 118, tuttavia, tale intervento si è reso necessario per problemi personali di salute che hanno afflitto due avventori, ma che nulla hanno a che vedere, in alcun modo, con la qualità e/o tipologia del cibo somministrato presso il ristorante”.

“Avevamo permesso ai componenti della società di pesca di pranzare nel nostro ristorante. Il pesce crudo lo hanno portato loro da fuori e, da quanto ne so, lo hanno fatto sfilettare in un altro locale. Quindi noi abbiamo solo ospitato le oltre cento persone. Potrebbe bastare per giustificarmi, ma vorrei smentire ciò che sta circolando sui social. Si tratta di chiacchiere che vengono alimentate da voci di popolo. Si è voluto creare un caso che non esiste pubblicando perfino immagini scabrose false, poiché le persone immortalate non sono state nel mio locale”.

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