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Chi è Marina Ovsyannikova, la giornalista scomparsa che ha interrotto il tg russo per protesta

Guerra, chi è la giornalista russa scomparsa Marina Ovsyannikova | Ha interrotto il Tg Channel One, tv di stato russa, con un cartellone

Si chiama Marina Ovsyannikova la giornalista russa che ha interrotto il telegiornale mostrando un cartello che recita: “Non credete alla propaganda, vi stanno mentendo”. La donna è stata arrestata. Dieci ore dopo il fermo, la giornalista risulta scomparsa secondo quanto denunciato dagli avvocati di Ovd Info, l’Ong che si occupa di violazioni dei diritti umani e di perseguitati politici.

Guerra, chi è la giornalista russa scomparsa Marina Ovsyannikova

Aveva preparato un videomessaggio diffuso su Youtube in previsione dell’arresto per l’irruzione durante il tg russo sul primo canale nazionale. “Quello che sta accadendo in Ucraina in questo momento è un crimine. La Russia ha aggredito un Paese – spiega la giornalista nel filmato -. Tutto questo ha un nome e un cognome: Vladimir Putin. Mio padre è ucraino, mia madre è russa e non sono mai stati nemici. La Russia deve fermare questa guerra fratricida”.


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Marina Ovsyannikova

La giornalista ha lavorato per anni a Channel One proprio in uno dei tg russi della rete. “Ho lavorato in questi anni per Channel One promuovendo la propaganda di Putin – spiega la reporter nel filmato -. Sono molto pentita di quello che ho fatto negli anni. Mi vergogno di aver permesso la diffusione di bugie tramite la televisione. Ho permesso che il popolo russo fosse trasformato in un popolo zombie”.

“Siamo stati zitti quando sono iniziati gli attacchi alla Crimea nel 2014, e ancora siamo stati zitti quando il Cremlino ha avvelenato Navalny. Stiamo continuando a guardare questo regime senza dire niente e adesso che il mondo ci ha voltato le spalle, dieci generazioni future non saranno in grado di lavare via la vergogna di una guerra fratricida”.

Il gesto

Ha interrotto il Tg Channel One, tv di stato della Russia, con un cartellone contro la guerra in Ucraina ed è stata arrestata. “Fermate la guerra. Non credete alla propaganda. Vi stanno mentendo. Russi contro la guerra ” recita il cartellone di Maria Ovsyannikova, giornalista che, stando a quanto riportato da Meduza, è stata arrestata e portata in commissariato: dovrà rispondere dell’accusa di aver violato la nuova legge sulla “disinformazione” che vieta di parlare del conflitto in corso come di una guerra.

Poco prima di interrompere il tg Maria aveva postato sui propri canali social un videomessaggio nel quale indica la Russia e il presidente Putin come unici responsabili di quanto sta accadendo in Ucraina: “Quello che sta accadendo in Ucraina è un crimine. La Russia è l’aggressore e la responsabilità di questa aggressione ricade sulla coscienza di un solo uomo: Vladimir Putin. Mio padre è ucraino. Mia madre è russa. E non sono mai stati nemici. E questa collana che indosso è un simbolo del fatto che la Russia deve porre fine immediatamente a questa guerra fratricida. E i nostri popoli fraterni potranno ancora fare la pace“.


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La protesta di Marina Ovsyannikova

“Non credete alla propaganda”

Sfortunatamente, ho trascorso molti degli ultimi anni lavorando per Channel One, facendo propaganda al Cremlino, e me ne vergogno profondamente. Mi vergogno di aver permesso che le bugie provenissero dallo schermo della TV. Mi vergogno di aver permesso la zombificazione del popolo russo. Siamo rimasti in silenzio nel 2014 quando tutto questo era appena iniziato. Non abbiamo protestato quando il Cremlino ha avvelenato Navalny. Abbiamo semplicemente osservato in silenzio questo regime antiumano all’opera. E ora il mondo intero ci ha voltato le spalle. E le prossime 10 generazioni non laveranno via la macchia di questa guerra fratricida. Noi russi siamo persone intelligenti e intelligenti. Solo in nostro potere fermare tutta questa follia. Vai a protestare. Non aver paura di niente. Non possono rinchiuderci tutti“.

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