Putin avrebbe lanciato una velata di minaccia di una guerra nucleare: sono scattati così gli acquisti di bunker anti-atomici tra ricchi russi. Ecco cosa sta succedendo a Mosca. Secondo i rapporti citati dai media britannici lo stesso Putin avrebbe un elenco di persone pronte a unirsi a lui nel suo rifugio.
Guerra nucleare, acquisti di bunker anti-atomici tra ricchi russi
Prima la guerra in Ucraina e poi la velata di minaccia da parte di Putin di voler utilizzare il nucleare. I timori di una escalation atomica del conflitto colpisce anche in Russia. Tra i ricchi russi, infatti, sarebbe partita la corsa all’acquisto e alla costruzione di bunker anti-atomici. Ovvero rifugi nucleari che, stando a quanto dichiarato dai media locali, potrebbero ospitare fino a un totale di 100mila persone.
Bunker anti-atomici, boom di acquisti a Mosca
Secondo quanto riporta il canale Telegram Ntv, lo stesso Putin avrebbe trascritto un elenco di persone pronte ad unirsi con lui nel suo bunker. Ogni settimana vengono acquistati dai 20 ai 30 rifugi nucleari nella capitale.
La domanda di vendita cresce a dismisura e anche la pubblicità, con tanto di segnalazione delle caratteristiche: “Sono sepolti per oltre due metri e mezzo sottoterra, possono resistere a cinque tonnellate di pressione e a scosse fino a otto o nove magnitudo sulla scala Richter”, questo secondo quanto riportato da Vitaly Ustinov nelle descrizioni. Le strutture dispongono di due letti, un bagno e un angolo cottura (quelle più economiche) e partono da una soglia di prezzo di circa 28mila sterline.
I nomi delle possibili persone che saranno con Putin
Non è dato sapere chi si unirà a lui in caso di un attacco nucleare su vasta scala ma secondo il canale General SVR Telegram potrebbero essere inclusi sicuramente la sua partner Alina Kabaeva, i loro figli insieme e quelli di precedenti relazioni.
Inoltre, altri funzionari inclusi potrebbero essere il primo ministro Mikhail Mishustin e il presidente del parlamento Vyacheslav Volodin. Esclusi invece l’ex presidente e vice del Consiglio di sicurezza Dmitry Medvedev o senatori russi.