É scoppiata la guerra questa mattina all’alba, 24 febbraio, tra Russia e Ucraina: sono decine le famiglie di italiani bloccati a Kiev. L’annuncio di Di Maio: “Che vadano via”.
Guerra Russia-Ucraina: gli italiani bloccati a Kiev
In Ucraina ci sono circa 2mila italiani “stabili” dove qualcuno ha anche un’attività. Darya Sorokina, cittadina italiana dal 2012 che ora vive a Monaco con la sua famiglia ha tutti i cugini di primo grado a Kharkiv: ” È una guerra a tutti gli effetti, nessuno pensava che sarebbe arrivata a questo livello. Da mesi sono state liberate le cantine, trasformate in rifugi come durante la seconda guerra mondiale ma davvero l’attacco di stamattina è stato pazzesco”. Le immagini dei cugini di Daria parlano chiaro: missili che hanno perforato il cemento delle strade “a trecento metri da dove abita mio nonno” dice lei, tangenziali cittadine in fumo, ormai impercorribili. E le bombe in lontananza dal palazzone quando ancora non era arrivata l’alba. “Non riesco nemmeno a parlare, – dice – lì ho mio nonno, tutti i cugini di primo e secondo grado, sono terrorizzata per tutti loro, ho paura”.
Le coppie con neonati
L’ambasciata italiana, però, non fornisce il nulla osta alle coppie che hanno avuto figli da madre surrogata. “L’ambasciata non ci risponde più, siamo bloccati ed isolati nel quartiere di Sofia, qui c’è la legge marziale, potrebbero persino bombardare” la voce al telefono è rotta dal pianto. Maria, il nome è di fantasia, è una delle tante italiane che sono a Kiev e non riescono a tornare in patria. Con lei c’è il marito e il bambino appena nato da madre surrogata: “Nella nostra situazione ci sono altre decine di coppie italiane. Alcune sono ancora in attesa che il bambino nasca, altre hanno già con loro il bebé e vorrebbero solo andare via. Ora non sappiamo se lasciare la città e raggiungere Leopoli. Nessuno ci dà indicazioni. Siamo andati in ambasciata per avere il foglio di via per nostro figlio ma ci hanno detto che i documenti non erano in ordine. È ovvio che se solo avessero voluto avrebbero potuto organizzare un’evacuazione”.
L’allarme
A lanciare l’allarme sui bambini nati dalla gestazione per altri era stato nei giorni scorsi il britannico Sunday Times che aveva raccontato la paura dei genitori intenzionali per la situazione delle madri surrogate in Ucraina. Dall’Italia l’avvocato Giorgio Muccio si fa in quattro per aiutarli: ” Incredibile — spiega — che solo un paio di mesi fa il ministero si sia occupato di portare in Italia una minore abbandonata e nei giorni scorsi, invece, abbia respinto le coppie perché non avevano la traduzione dell’atto di nascita nella nostra lingua”.
Bloccato anche il regista veronese
Bloccato anche Matteo Spiazzi, regista veronese. “Si sono sentiti in lontananza dei rumori alle 5 di mattina – spiega- Nessuno si aspettava nulla del genere. Poi le notizie tramite amici e contatti locali sono arrivate. Ora per noi la cosa più sicura è rimanere qui finché la situazione non si stabilizza. Perché siamo tornati a Kiev? Qui noi abbiamo il nostro lavoro, i nostri colleghi, amici, e io personalmente degli affetti”.
L’annuncio del ministro degli Esteri Luigi Di Maio
“Gli italiani vadano via dall’Ucraina” questo l’annuncio del ministro degli Esteri Luigi Di Maio che ha formulato ai connazionali. Un invito più pressante rispetto ai giorni precedenti, per evitare che restino bloccati nel Paese.