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Guerra Russia-Ucraina, 98° giorno di conflitto | TUTTE LE NOTIZIE IN DIRETTA

Novantottesima notte di paura e combattimenti in Ucraina

Guerra tra Russia Ucraina, tutte le ultimissime notizie degli ultimi minuti di oggi, mercoledì 1 giugno. Il presidente Usa annuncia le nuove forrniture all’Ucraina e sul Nyt ribadisce: “Non vogliano escalation né guerra tra Nato e Russia”. Mosca annuncia ercitzione con forze nucleari. La battaglia per la conquista del Donbass si fa sempre più intensa: Severodonetsk sarebbe per metà nel controllo delle milizie filorusse. Intanto per superare lo stallo sul grano cresce l’ipotesi dei corridoi marittimi col coinvolgimento diretto della Turchia.

 


COSA È SUCCESSO IERI


Guerra Russia Ucraina, le ultimissime notizie di oggi 1 giugno: la diretta

Dopo l’accordo sulle sanzioni, l’Ue cerca ora di trovare una soluzione al blocco del grano ucraino. Mosca si muove nella stessa direzione e insiste perché un ruolo chiave abbia la Turchia. Il ministro degli esteri di Putin, Lavrov, andrà ad Ankara l’8 giugno per discutere dell’ipotesi di corridoi per le navi del grano. Sul campo, la battaglia resta ad alta intensità a Severodonetsk che Putin vorrebbe conquistare per poter stabilire il dominio totale sul Donbass entro giugno. Il leader ceceno Ramzan Kadyrov afferma di aver ripulito la città dai nazionalisti; il sindaco Olexandr Striuk ammette che metà della città è in mano ai russi. Il presidente Zelensky parla di battaglia durissima nell’Est dove l’esercito ucraino perde ogni giorno tra i 60 e i 100 uomini. Intanto il presidente Biden annuncia l’invio di nuove armi a Kiev. Sono sistemi missilistici Himars ad alta tecnologia in grado di colpire obiettivi strategici.

Zelensky: “Perdiamo tra i 60 e i 100 soldati ogni giorno”

L’Ucraina sta perdendo dai 60 ai 100 soldati ogni giorno, ha detto il presidente Volodymyr Zelensky in un’intervista al canale americano Newsmax ripresa da Cnn e Tass. “La situazione nell’Est è molto difficile. Ogni giorno perdiamo dai 60 ai 100 soldati e contiamo qualcosa come 500 feriti in combattimento”, ha detto Zelensky.

Mosca: in corso esercitazione forze nucleari

Le forze dell’esercito russo addette agli armamenti nucleari stanno tenendo un’esercitazione nella zona di Ivanovo. E’ quanto afferma l’agenzia di stampa Interfax citando il ministero della Difesa di Mosca. Nella regione a nord di Mosca sarebbero impegnati oltre mille uomini e cento veicoli tra i quali gli Yars in grado di lanciare missili balistici intercontinentali.

Biden: “Continueremo a rafforzare lato orientale Nato”

“Continueremo a rafforzare il fianco orientale della Nato con forze e capacità degli Stati Uniti e di altri alleati. Proprio di recente, ho accolto con favore le richieste di adesione alla Nato da parte della Finlandia e della Svezia, una mossa che rafforzerà la sicurezza complessiva degli Stati Uniti e della regione transatlantica grazie all’aggiunta di due partner militari democratici e altamente capaci”. Lo scrive il presidente Joe Biden nell’editoriale sul New York Times.

Biden: “Pace in Europa è vitale per gli Usa”

“E’ nel nostro vitale interesse nazionale garantire un’Europa pacifica e stabile e far capire che il potere non fa la ragione. Se la Russia non pagherà un prezzo pesante per le sue azioni, invierà ad altri aspiranti aggressori il messaggio che anche loro possono impadronirsi del territorio e sottomettere altri Paesi”. E’ un altro passo dell’editoriale di Joe Biden sul New York Times. “E potrebbe segnare la fine dell’ordine internazionale basato sulle regole e aprire la porta all’aggressione altrove, con conseguenze catastrofiche in tutto il mondo”, aggiunge Biden.

 Biden: “Nessun segno che Mosca voglia usare armi nucleari”

Gli Stati Uniti “al momento non hanno alcuna indicazione che la Russia abbia intenzione di usare armi atomiche in Ucraina, sebbene la retorica di Mosca sullo spettro del nucleare sia di per sé pericolosa ed estremamente irresponsabile”. Lo ha scritto il presidente americano Joe Biden in un altro passaggio dell’editoriale sul New York Times, ribadendo che “qualsiasi uso di armi nucleari in questo conflitto su qualsiasi scala sarebbe completamente inaccettabile per noi così come per il resto del mondo e comporterebbe gravi conseguenze”.

Dagli Usa a Kiev gli M142 Himars: “Ma non per attacchi in territorio russo”

Saranno gli M142 Himars (High Mobility artillery rocket system) i sistemi missilistici ad alta tecnologia che gli Stati Uniti invieranno all’Ucraina per sostenere la resistenza contro l’avanzata russa nel Donbass. Gli Himars hanno una gittata di 80 chilometri. La precisazione arriva da un alto rappresentante dell’amministrazione Biden: “Questi sistemi serviranno a respingere gli attacchi russi, ma non saranno usati per attacchi in territorio russo”, ha detto il portavoce.

Biden sul Nyt: “Non vogliamo rovesciare Putin né una guerra Nato-Russia”

“Non cerchiamo una guerra tra Nato e Russia. Per quanto non sia d’accordo con Putin e trovi le sue azioni un oltraggio, gli Stati Uniti non cercheranno di rovesciarlo”. Lo ha scritto il presidente americano Joe Biden nel lungo editoriale sul New York Times. “Finché gli Stati Uniti o i nostri alleati non saranno attaccati, non saremo direttamente coinvolti in questo conflitto, né inviando truppe americane a combattere in Ucraina né attaccando le forze russe. Non stiamo incoraggiando o consentendo all’Ucraina di colpire oltre i suoi confini. Non vogliamo prolungare la guerra solo per infliggere dolore alla Russia”, ha sottolineato Biden.

L’annuncio di Biden: “Daremo a Kiev sistemi di missili più avanzati”

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha annunciato che gli usa forniranno a Kive dei sistemi missilistici di tecnologia più avanzata “per colpire obiettivi strategici”.  “Forniremo agli ucraini sistemi missilistici e munizioni più avanzate che consentiranno loro di colpire con maggiore precisione gli obiettivi chiave sul campo di battaglia in Ucraina”, ha scritto Biden sul New York Times. Biden non ha specificato di che tipo di missili si tratti.

 Severodonetsk, il sindaco: “Metà città in mano ai russi”

Le forze russe in un attacco veemente hanno preso metà della città di Severodonetsk. Lo afferma il sindaco Olexandr Striuk, aggiungendo che in città sono rimasti circa 13mila degli oltre 100mila abitanti. I russi e le milizie filorusse avanzano distruggendo quartiere dopo quartiere con l’artiglieria mentre si combatte nelle strade.

Usa, Biden sta per annunciare l’invio dei nuovi missili per Kiev

L’amministrazione Biden dovrebbe annunciare a breve l’invio all’Ucraina di un numero non elevato di sistemi missilistici a media gittata di alta tecnologia. Si tratta delle armi richieste da Kiev per tentare di fermare l’avanzata russa nel Donbass, riferisce una fonte Usa. Ma non è esattamente ciò che Zelensky aveva richiesto. Biden aveva annunciato lunedì che gli Usa non forniranno a Kiev missili a lunga gittata che potrebbero provocare un’escalation della guerra.

Kadyrov: “Severodonetsk ripulita dai nazionalisti ucraini”

La città di Severodonetsk è stata ‘ripulita’ completamente dai ‘nazionalisti ucraini’. Lo ha detto il leader ceceno Ramzan Kadyrov in un messaggio postato su Instagram e citato da Tass. “I guerrieri della Repubblica cecena, insieme alla milizia popolare dell’LPR e ad altre forze di sicurezza russe, hanno completato la pulizia totale di Severodonetsk. I soldati sono passati alla fase successiva: un controllo più approfondito delle singole strutture cittadine”, ha scritto Kadyrov. In un video messaggio Kadyrov ha anche smentito le notizie che darebbero il 20-30% del territorio di Severodonetsk liberato dagli ucraini. “Il settore residenziale è completamente sotto il controllo dei nostri combattenti”, ha detto il leader ceceno parlando però di “alcuni ‘diavoli’ rimasti nella zona industriale”.

 

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