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Guerra Russia-Ucraina, 110° giorno di conflitto | TUTTE LE NOTIZIE IN DIRETTA

Guerra tra Russia Ucraina, tutte le ultimissime notizie degli ultimi minuti di oggi, lunedì 13 giugno. La Russia potrà conquistare il Lugansk in poche settimane, grazie alla sua superiorità di uomini e mezzi sul campo. La previsione è degli americani, ma le valutazioni degli ucraini non sono molto più rosee. Kiev teme un attacco massiccio contro Severodonetsk nelle prossime 48 ore. L’esercito di Mosca continua a bersagliare la città distruggendo i suoi ponti. Gli ucraini resistono nella zona industriale e nella fabbrica di Azot, ma il rischio per le centinaia di civili rifugiati all’interno è altissimo, dopo un incendio provocato da un raid. Alcuni di loro, secondo i separatisti filo-russi, sono riusciti a fuggire. Intanto Amnesty denuncia attacchi “indiscriminati” con bombe a grappolo a Kharkiv. Nuove tensioni tra Kiev e Berlino sull’invio delle armi.


COSA È SUCCESSO IERI


Guerra Russia Ucraina, le ultimissime notizie di oggi 13 giugno: la diretta

Dura presa di posizione della Lega Araba contro i Paesi occidentali: “I paesi arabi subiscono forti pressioni da parte dell’Occidente affinché prendano posizione sulla crisi in Ucraina e condannino le azioni militari della Russia, ma non cedono”, ha detto il segretario generale della Lega araba Ahmed Aboul Gheit, in un’intervista alla tv di Stato egiziana ripresa dall’agenzia russa Tass.

Kiev: “Sta per scattare massiccio attacco contro Severodonetsk”

“La Russia vuole isolare completamente Severodonetsk e temiamo un massiccio attacco per prendere la città entro 48 ore”. A dirlo è il governatore della regione di Lugansk, Serguii Gaidai. “La situazione a Severodonetsk è estremamente difficile”. “Il nemico ha concentrato la maggior parte dei suoi sforzi nella regione settentrionale di Lugansk”, dove “usa l’artiglieria su larga scala e, sfortunatamente, ha un vantaggio di 10 a uno”, ha spiegato su Facebook Valeri Zalouzhny, il comandante capo dell’esercito ucraino. “Continuiamo a mantenere le nostre posizioni”, ha comunque assicurato, affermando che “ogni metro di terra ucraina è coperto di sangue, ma non solo il nostro”.

Azienda Gb regala a Kiev robot per lo sminamento

L’azienda britannica QinetiQ donerà all’Ucraina dieci robot Talon, utilizzati in particolare per sminare i terreni. Lo fanno sapere le autorità ucraine, citate dal Kyiv Independent.

Amnesty: bombe a grappolo russe su Kharkiv

L’uso indiscriminato da parte della Russia di armi proibite come le bombe a grappolo ha ucciso centinaia di civili nella città ucraina di Kharkiv. La denuncia nasce da un’indagine di Amnesty International. L’organizzazione accusa le truppe russe di bombardare indiscriminatamente i quartieri residenziali di Kharkiv con razzi che per loro natura hanno poca precisione per raggiungere determinati obiettivi. Gli investigatori di Amnesty International hanno trovato prove dell’uso ripetuto di munizioni a grappolo 9N210 e 9N235, tutte vietate dai trattati internazionali.

Media tedeschi: Marder pronti ma manca l’ok di Berlino

I primi veicoli Marder sono già pronti, ma manca l’ok del governo tedesco alla fornitura di questi mezzi corazzati di fanteria all’Ucraina: a dirlo è il produttore di armi Rheinmetall, citato dal quotidiano Bild. L’amministratore delegato della Rheinmetall, Armin Papperger, ha dichiarato a Bild che l’azienda sta riparando circa 100 veicoli Marder e che alcuni di questi sono già utilizzabili. Tuttavia – sottolinea Papperger – spetta a Berlino decidere dove spedirli.
Sulla questione è intervenuto ieri sera anche l’ambasciatore ucraino in Germania, Andriy Melnyk, che su Twitter ha attaccato: “Perché rifiutate all’esercito ucraino questi Marder, mentre l’Ucraina sta sanguinando nel Donbass davanti ai vostri occhi?”

Zelensky: “Mosca cerca di schierare le forze di riserva nel Donbass”

“I generali russi vedono il loro popolo semplicemente come carne da cannone”. Lo dice il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, annunciando nell’ultimo video pubblicato sui social che “l’esercito russo sta cercando di schierare forze di riserva nel Donbass”. “Ma quali riserve possono avere adesso?”, si chiede Zelensky, riferendo che “sembra che cercheranno di lanciare in battaglia dei coscritti scarsamente addestrati e altre persone raccolte con una mobilitazione segreta”.

Governatore di Lugansk: ancora 500 civili in Azot

Sono ancora circa 500 i civili che rimangono all’interno dell’impianto chimico Azot a Severodonetsk, secondo le autorità locali citate dal Kiev Independent. Il governatore dell’oblast ucraino estremorientale di Lugansk, Serhiy Haidai, spiega che tra queste persone ci sono circa 40 bambini. Due giorni fa bombardamenti russi sulla fabbrica hanno provocato la perdita di tonnellate di petrolio e lo scoppio di un violento incendio.

 

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