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Guerra Russia-Ucraina, 93° giorno di conflitto | TUTTE LE NOTIZIE IN DIRETTA

Guerra tra Russia Ucraina, tutte le ultimissime notizie degli ultimi minuti di oggi, venerdì 27 maggio. Draghi telefona a Putin per sbloccare le navi con il grano ucraino. Mosca vuole la revoca delle sanzioni ma dà garanzie sul gas. “Nessuno spiraglio di pace” ammette il premier. “La Russia vuole il genocidio in Donbass” denuncia Zelensky, mentre riprendono i bombardamenti su Kharkiv. Casa Bianca verso l’invio a Kiev di missili a lunga gittata.


COSA È SUCCESSO IERI


Guerra Russia Ucraina, le ultimissime notizie di oggi 27 maggio: la diretta

Draghi chiama Putin e chiede che la Russia sblocchi il grano ucraino. “La crisi alimentare avrà proporzioni gigantesche e conseguenze umanitarie terribili nei Paesi africani”, afferma il premier. L’ipotesi è una cooperazione per lo sblocco dei porti sul Mar Nero. Il presidente russo ha chiesto di togliere le sanzioni e ha garantito forniture che Mosca non interromperà le forniture di gas all’Italia. Draghi afferma di non aver visto spiragli di pace nel colloquio con il numero uno del Cremlino. Infuriano i combattimenti nel Donbass con il generale Oleksiy Gromov che ammette: la Russia “è in vantaggio nei combattimenti nel Lugansk”. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky accusa Mosca di compiere un “genocidio”. Intanto l’amministrazione Biden si starebbe preparando a inviare all’Ucraina armi più potenti: i missili a lungo raggio che da tempo Kiev sta chiedendo perché’ “potrebbero essere il punto di svolta nella guerra contro la Russia”.

Kharkiv, bilancio vittime civili sale a 9

E’ salito ad almeno nove, incluso un bambino di 5 mesi, il bilancio delle vittime civili provocate dai bombardamenti russi nella città ucraina di Kharkiv (est), mentre i feriti sono almeno 19. Lo hanno reso noto le autorità locali, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. La città è stata di nuovo presa di mira dal fuoco russo la notte scorsa.

Crisi grano, Washington respinge appello Putin a revocare sanzioni

Gli Stati Uniti hanno respinto l’appello all’Occidente del presidente russo, Vladimir Putin, affinché revochi le sanzioni economiche imposte a Mosca. Secondo il Cremlino, Putin ha detto al premier Mario Draghi che la Russia libererà le navi che trasportano cereali e fertilizzanti “a condizione che le restrizioni politicamente motivate siano revocate dall’Occidente”. La nuova portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, ha replicato che “è la Russia che sta attivamente bloccando l’esportazione di cibo dai porti ucraini e sta aumentando la fame nel mondo” e “al momento non si è discusso” della revoca delle sanzioni. La Russia dovrebbe “cessare immediatamente la sua guerra all’Ucraina” che ha avuto un impatto sulla sicurezza alimentare globale, ha aggiunto Jean-Pierre.

Cnn, “Amministrazione Biden pronta a inviare armi più potenti a Kiev”

L’Amministrazione Biden si sta preparando a inviare armi più potenti all’Ucraina, inclusi sistemi missilistici a lungo raggio che ora sono la principale richiesta delle autorità ucraine. Lo ha rivelato la Cnn, citando diversi funzionari, secondo cui l’invio di armi più potenti fa parte di un più ampio pacchetto di assistenza militare e di sicurezza che potrebbe essere annunciato già la prossima settimana. Nelle ultime settimane esponenti del governo di Kiev, incluso il presidente Volodymyr Zelensky, hanno chiesto agli Stati Uniti e ai loro alleati di fornire il Multiple Launch Rocket System (Mlrs), un lanciarazzi di fabbricazione statunitense in grado di sparare una raffica di proiettili per centinaia di chilometri – molto più lontano di qualsiasi altro sistema già presente in Ucraina. Secondo gli ucraini, possedere quest’arma potrebbe rappresentare un punto di svolta nella guerra.

Duma, “la maggioranza del mondo sostiene la Russia”

“Gli Usa hanno perso il sostegno della maggioranza nel mondo. Gli ultimi voti alle Nazioni Unite mostrano che i Paesi che non supportano Washington rappresentano la maggioranza della popolazione mondiale”. Lo ha scritto su Telegram il presidente della Duma, Vyacheslav Volodin. Due esempi, prosegue il politico russo, “all’inizio di marzo, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha esaminato la questione della condanna dell’operazione militare speciale in Ucraina. Quaranta Paesi si sono rifiutati di opporsi alla Russia, tra cui Cina, India, Iran, Iraq, Vietnam, Sud Africa, Algeria, Pakistan e altri. La popolazione di questi Stati è di 4,47 miliardi di persone, il 57,3% della popolazione mondiale”. “Secondo”, ricorda Volodin, “ad aprile è stata presa in considerazione la questione della sospensione dell’adesione del nostro Paese al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite. Non hanno votato contro la Russia 82 Paesi, tra cui Cina, India, Brasile, Egitto, Indonesia, Pakistan, Iran, Iraq, Emirati Arabi Uniti, Messico, Sud Africa, Malesia, Vietnam, Arabia Saudita, Singapore, Kenya. Si tratta di 5,93 miliardi di persone, il 76,2% della popolazione mondiale”.

007 Gran Bretagna, continua accerchiamento Severodonetsk

Le forze di terra russe continuano il loro tentativo di circondare Severodonetsk e Lyschansk, catturando di recente diversi villaggi a nord-ovest di Popasna. Lo dice l’ultimo bollettino dell’intelligence militare britannica. La Russia sta facendo pressioni sulla sacca di Severodonetsk sebbene l’Ucraina mantenga il controllo di più settori difesi, negando alla Russia il pieno controllo del Donbas.

Onu, “circa 4 mila civili morti da inizio conflitto”

Sono almeno 3.998 i civili morti nella guerra in Ucraina, secondo gli ultimi dati delle Nazioni Unite. Il dato e’ relativo al periodo che va dall’inizio dell’invasione russa, il 24 febbraio, al 25 maggio. Secondo il bollettino Onu, i civili feriti sono almeno 4.693 feriti. In generale, però, le Nazioni Unite ammettono che i numeri effettivi delle vittime sono molto più elevati. Morti e feriti sono in maggior parte causati da armi esplosive con un’ampia area d’impatto, compresi i bombardamenti di artiglieria pesante e lanciarazzi.
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