Guerra tra Russia e Ucraina, tutte le ultimissime notizie degli ultimi minuti di oggi, martedì 31 maggio. L’accordo sull’embargo al petrolio russo, parte del sesto pacchetto di sanzioni contro Mosca, sarà finalizzato domani dagli ambasciatori dei 27 a Bruxelles. Rinviato invece lo stop al greggio trasportato da oleodotti. Draghi all’Ue: “E’ essenziale Putin non vinca questa guerra”. I russi continuano ad avanzare intanto nel Donbass: vicina alla resa Severodonetsk, dove è stato ucciso un giornalista francese.
Guerra Russia Ucraina, le ultimissime notizie di oggi 31 maggio: la diretta
L’Ue raggiunge l’accordo sull’embargo al petrolio russo, parte del sesto pacchetto di sanzioni contro Mosca per la guerra in Ucraina che sarà finalizzato domani a Bruxelles: stop immediato al greggio che arriva dalla Russia all’Ue via mare, rinviato invece l’embargo a quello trasportato da oleodotti. Prevista l’adozione di “misure d’emergenza” nel caso di interruzione delle forniture. “Tutti attuino le linee guida Ue su come pagare il gas russo” in euro e non in rubli, chiede l’olandese Rutte. Esclusa dal sistema swift la Sberbank, il principale istituto di credito russo. Nella black list Ue dovrebbe entrare anche il patriarca Kirill.
Consiglio europeo pronto a offrire 9 miliardi per la ricostruzione in Ucraina. La Russia annuncia di avere distrutto una postazione ucraina “dove i nazionalisti avevano posizionato artiglieria inviata dall’Italia”. Ma fonti della Difesa smentiscono. I russi continuano ad avanzare intanto nel Donbass: vicina alla resa Severodonetsk, dove è stato ucciso un giornalista francese. Biden nega intanto che gli Usa invieranno a Kiev sistemi missilistici che possano raggiungere il territorio russo.
Primo cargo partito da Mariupol, con un carico di metallo
La prima nave cargo dopo due mesi di blocco dovuto alla guerra ha lasciato il porto di Mariupol, trasporta un carico di metallo. Lo riferisce l’ufficio stampa del Distretto militare meridionale russo citato dalla Tass. E’ stata la prima nave ad entrare nel porto dopo la fine dei combattimenti a Mariupol. “La nave ha lasciato il porto”, ha dichiarato l’ufficio stampa.
Il giornalista francese Frédéric Leclerc-Imhoff ucciso dai russi a Severodonetsk
La morte del reporter del canale televisivo BFM TV è stata confermata dal presidente francese Macron. “Era lì per mostrare la realtà della guerra”, ha scritto su Twitter. A dare la notizia era stato il governatore regionale di Lugansk, Sergei Gaidai, che ha spiegato come il giornalista sia morto per una ferita al collo. La procura antiterrorismo francese ha aperto un’inchiesta per crimini di guerra.
Kiev, truppe russe avanzano in profondità a Severodonetsk
L’esercito russo è avanzato piu’ in profondità nella città ucraina orientale di Severodonetsk, i combattimenti sono in corso strada per strada. Lo rende noto il capo dell’amministrazione militare regionale di Lugansk Sergiy Gaidai citato dai media ucraini. Dopo il bombardamento di un veicolo di evacuazione vicino a Lysychansk, in cui un giornalista francese è rimasto ucciso e diverse persone sono rimaste ferite, l’evacuazione dalla regione di Lugansk è stata interrotta.
Tre civili uccisi in attacco missilistico a Sloviansk
Tre civili sono morti e altre sei sono rimasti feriti in un attacco missilistico durante la notte a Sloviansk, nella regione orientale dell’Ucraina di Donetsk. Lo riferisce il capo dell’amministrazione militare regionale Pavlo Kyrylenko, riportato da Ukrinform. “Almeno tre persone sono state uccise e sei sono rimaste ferite in un attacco missilistico dei russi su Slovyansk nella notte. Una scuola e almeno sette grattacieli sono stati danneggiati, al momento sono in corso le operazioni di soccorso”, ha dichiarato. “Questo attacco aereo e’ un altro crimine delle forze di occupazione russe sulla nostra terra, le cui vittime sono i civili. Ripeto ancora una volta che non ci sono luoghi sicuri nella regione di Donetsk, quindi invito i residenti a evacuare per salvarsi la vita. Putin sta conducendo una guerra per sterminare gli ucraini”, ha detto.
Zelensky, ‘bene sanzioni Ue, Russia paghi prezzo alto per sua aggressione’
Bene il sesto pacchetto di sanzioni Ue con l’embargo sul petrolio russo, anche se era passato “molto tempo” dalle ultime misure contro Mosca approvate da Bruxelles. E’ il commento che arriva nella notte dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ieri si era collegato in video con i 27 per sollecitarli ad approvare l’embargo sul petrolio russo. “La pausa per concordare nuove sanzioni in Europa è stata troppo lunga – ha lamentato Zelensky in una nota- Il quinto pacchetto di sanzioni era stato presentato l’8 aprile, dunque è passato troppo tempo prima che si rafforzassero le sanzioni europee contro la Russia”.
Il presidente ucraino ha poi ringraziato il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, che “sostiene gli interessi dell’Ucraina e gli interessi di tutta l’Europa”. E ha ribadito che “la Russia deve avvertire il prezzo molto più alto per la sua aggressione”. Secondo Zelensky, “quanto più completo sarà l’abbandono del petrolio russo, maggiore sarà il beneficio per l’Europa”.
Bombardamenti su zone già occupate a Dnipropetrovsk
L’esercito russo sta bombardando gli insediamenti già occupati nella regione ucraina orientale di Dnipropetrovsk. Il capo dell’amministrazione militare di Kryvyi Rih Oleksandr Vilkul, citato da Ukrainska Pravda, ha detto che le truppe della Federazione stanno martellando l’intera linea di contatto. Ieri – ha affermato Vilkul – sono state colpite le comunità Zelenodolskaya e Apostolovskaya del distretto di Kryvyi Rih. Ci sono stati bombardamenti anche nell’area di Osokorivka e Novovorontsovka. “I russi stanno bombardando gli insediamenti che stanno occupando, a quanto pare per una foto per la loro propaganda”, ha commentato Vilkul.
Kiev, 243 bambini uccisi e 446 feriti da inizio guerra
Sono 243 i bambini uccisi in Ucraina dal giorno dell’invasione russa del Paese, 446 i feriti. Lo rende noto l’ufficio del Procuratore generale ucraino, precisando che il maggior numero delle vittime si registra nelle regioni di Donetsk, Kiev, Kharkiv e Chernihiv. I bombardamenti di città e villaggi ucraini da parte delle forze armate russe – aggiunge la nota – hanno danneggiato 1.909 istituzioni educative, 180 delle quali sono andate completamente distrutte.