Guerra tra Russia e Ucraina, tutte le ultimissime notizie degli ultimi minuti di oggi venerdì 8 aprile. Gli Stati Uniti continuano ad aumentare la pressione su Mosca in risposta all’invasione dell’Ucraina. Il presidente Biden ha firmato la legge che vieta le importazioni di energia dalla Russia e quella che interrompe le normali relazioni commerciali. Odessa nel mirino dei missili russi: dichiarato il coprifuoco fino a lunedì. “A Bucha l’umanità è andata in frantumi”: lo sdegno di Von Der Leyen in visita a Kiev. Standard&Poor’s taglia il rating a lungo termine di Mosca a “default selettivo”.
Guerra Russia Ucraina, le ultimissime notizie di oggi 9 aprile: la diretta
Gli Stati Uniti continuano ad aumentare la pressione sulla Russia in risposta all’invasione dell’Ucraina: il presidente Joe Biden ha firmato la legge che vieta le importazioni di energia dalla Russia e quella che interrompe le normali relazioni commerciali con Mosca. L’Ue invece non è pronta: l’embargo al petrolio russo dovrà aspettare. Entra comunque in vigore un quinto pacchetto di sanzioni contro Mosca. Ieri la presidente della Commissione Ue von der Leyen a Bucha: “Qui, umanità in frantumi”.
Nel timore di armi chimiche, l’Ucraina ordina circa 220mila fiale di atropina. In Ucraina continuano i massacri, l’ultimo alla stazione di Kramatorsk, nell’est del Paese, centrata da un missile che ha ucciso almeno 50 persone, di cui dieci bambini. Mosca nega la responsabilità della strage. Il rating del debito russo in valuta estera a lungo termine è stato declassato da S&P da CC a SD, cioè in default selettivo.
Zelensky: “Attacco a Kramatorsk ennesimo crimine di guerra”
“Come il massacro di Bucha, come tanti altri crimini di guerra russi, l’attacco a Kramatorsk deve essere inserito tra le accuse che saranno portate in tribunale, cosa che dovrà accadere”. E’ uno dei passaggi del nuovo video del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky che la strage di ieri alla stazione di Kramatorsk, dove sono morti oltre 50 profughi. “Tutti gli sforzi del mondo dovranno essere diretti a ricostruire ogni minuto – sottolinea – Chi ha fatto cosa, chi ha dato gli ordini, da dove sono arrivati i razzi, chi li ha portati, chi ha dato l’ordine e come l’attacco e’ stato organizzato. La responsabilità e’ inevitabile”.
Zelensky: “Sanzioni non bastano, serve embargo totale su petrolio e gas”
“Ho parlato anche dei prossimi passi con i rappresentanti dell’Ue per fare pressione sulla Russia. Le sanzioni attuale non bastano, è necessario un embargo totale sul petrolio e gas”. Ad affermarlo è il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky in un video pubblicato su Telegram sottolineando che “l’export energetico è quello che assicura la maggior parte dei profitti e permette alla dirigenza russa di credere di non essere puniti”.
Ucraina, spedite 220.000 dosi di atropina contro armi chimiche
L’ente non governativo americano Direct Relief ha inviato “in Ucraina 220.000 fiale di atripina, che può mitigare gli effetti di armi chimiche come il gas sarin”. Lo ha fatto sapere, sul suo sito. la stessa organizzazione. In precedenza lo stesso tipo di antidoto era stato distribuito al personale sanitario impegnato in Siria dopo una serie di attacchi chimici occorsi nel 2017.
Salgono a 52 i morti a Kramatorsk
Sale ad almeno 52 morti il bilancio dell’attacco missilistico subito oggi da un gruppo di civili che tentava di fuggire in treno dalla stazione di Kramatorsk, nell’Ucraina sconvolta dalla guerra. Secondo le autorita’ locali almeno 5 vittime sono bambini.
Il messaggio di Zelensky
“Possiamo vincere contro la Russia se ci date le armi. Ogni scusa e ogni ritardo ha un motivo: che i politici vogliono aiutare la Russia più di quanto vogliano aiutare l’Ucraina”. È un messaggio carico di amarezza e di rabbia, quello che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky diffonde via social nella notte tra l’8 e il 9 aprile, alla vigilia del 45esimo giorno dell’invasione russa in Ucraina: “Ieri i russi hanno lanciato un missile sulla stazione di Kramatorsk, abbiamo perso 38 persone sono morte sul colpo, altre dodici sono morte in ospedale. Cinque tra loro erano bambini, e abbiamo ancora decine di feriti”, racconta.