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Guerra Ucraina: la centrale di Chernobyl è sotto il controllo russo

Guerra Russia Ucraina: la centrale nucleare di Chernobyl è sotto il controllo delle forze russe. Lo riferiscono i media ucraini, come annunciato in precedenza dal presidente ucraino, Volodymir Zelensky, che metteva in guardia sull’intenzione dei militari russi di prendere il controllo della centrale nucleare dove nel 1986 avvenne il più grave incidente nucleare della storia.

Scontri vicino alla centrale di Chernobyl: secondo i media è sotto il controllo russo

La centrale di Chernobyl si trova circa 130 chilometri a nord di Kiev. Secondo Anton Herashchenko, funzionario del ministero dell’Interno ucraino, “la Guardia Nazionale responsabile della protezione del deposito di scorie nucleare sta opponendo una dura resistenza” ai russi. Se un colpo di artiglieria dovesse danneggiare il deposito, “la polvere radioattiva coprirebbe l’Ucraina, la Bielorussia e l’Unione europee“. Zelensky ha scritto su Twitter che “i nostri militari stanno mettendo a rischio la vita per evitare che la tragedia del 1986 non si possa ripetere. Questa è una dichiarazione di guerra contro l’intera Europa“.


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I rischi

Secondo l’esperto di nucleare Maurizio Martellini, professore associato di Fisica all’università dell’Insubria, intervistato dall’agenzia LaPresse, “nella centrale nucleare di Chernobyl ci sono depositi a bassa emissione di radiazioni. Ma se ad essere danneggiato, anche solo fessurato” fosse il ‘sarcofago’ – la massiccia struttura in acciaio e cemento che copre il reattore nucleare numero 4 – allora «sarebbe un crimine contro l’umanità. Quelle scorie, anche a distanza di anni, emettono radiazioni altissime ed estremamente pericolose“.

La storia di Chernobyl

Il disastro di Chernobyl è un incidente nucleare avvenuto il 26 aprile del 1986 alle ore 01:23 di notte quando fallì un test di sicurezza del reattore numero 4 della centrale nucleare Lenin, situata nel comune di Pripyat’, nell’attuale Ucraina a circa 100 km da Kiev. Insieme al disastro di Fukushima Dai-ichi del 2011, quello di Chernobyl è il più grave incidente nucleare della storia, classificato come settimo livello della scala di catastroficità INES. Alla base del disastro un errore umano che causò tra 200 mila e i 350 mila sfollati, 64 morti legati direttamente all’incidente e migliaia di casi di malati oncologici nei mesi e negli anni successivi, come riportato nel rapporto del Chernobyl Forum redatto da agenzie dell’ONU.

L’incidente al reattore quattro – arginato grazie all’intervento di elicotteri che hanno versato un mix di boro e altri minerali per raffreddare il reattore – ha reso l’area inabitabile. Oggi la zona di esclusione ha un raggio di 30 km attorno alla centrale ma nonostante questo – secondo i dati del National Geographic – lavorano nei pressi dell’impianto circa 7000 persone e alcune hanno addirittura deciso di trasferirsi nei villaggi vicini, nonostante i possibili rischi per la salute. (Fonte: Geopop)

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