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De Luca sulla guerra: “Troviamo via d’uscita per la Russia”

Vincenzo De Luca fa il punto sulla guerra in Ucraina e l’apporto della Campania. Il governatore Della Regione Campania, nel corso della consueta diretta settimanale del venerdì, ha parlato ampiamente del conflitto scatenato dalla Russia.

Guerra in Ucraina, il punto di De Luca

“La situazione in Ucraina va aggravandosi e le immagini che arrivano sono drammatiche. Ci auguriamo che mentre si sviluppano le azioni militari ci sia anche qualcuno che lavori ad una diplomazia riservata, sotterranea, per trovare una via di uscita. È stato un fatto positivo che le due delegazioni, di Ucraina e Russia, si siano incontrate per decidere l’apertura dei corridori umanitari” ha spiegato il governatore. 

“Ma la priorità che abbiamo oggi è il cessate il fuoco, non credo che lo avremo a brevissimo. La Russia cercherà di occupare tutta la fascia orientale dell’Ucraina e poi discuterà su un cessate il fuoco. Quelli che pagano sono i civili, le donne, gli anziani, i bambini. Il compito che abbiamo non è quello di alimentare le tensioni, le tifoserie, ma favorire anche con il silenzio, un clima di ripresa dell’iniziativa diplomatica. Non so se l’invio di armi in Ucraina contribuirà alla ripresa di un dialogo, in altre circostanze quando sono state inviate l’armi, alla fine sono finite nella mani sbagliate e utilizzate contro l’Occidente. Dovremo fare uno sforzo per individuare una via di uscita per la Russia che ha promosso questo conflitto militare, questa aggressione, guerra”.

Le armi ai potenti

“Più si continua il conflitto più avremmo l’uso di armi sempre più potenti. Dobbiamo favorire il dialogo, l’Italia fino a qualche giorno fa ha avuto una posizione timida, prudente. Ora sembra voglia essere quella più oltranzista, dobbiamo mantenere la calma anche perché non vorrei che qualcuno dalla Russia ci ricordasse che 80 anni sono stati gli italiani a invadere l’Ucraina e la Russia insieme ai nazisti. Occorre sobrietà per ragioni storiche e perché il compito che abbiamo oggi è favorire il dialogo.

Ricordiamoci che per gli anni ’90 in Occidente si è teorizzato sulle guerre preventive, ci sono state invasioni dell’Iraq, della Siria, dell’Afghanistan, Libia, Serbia solo con l’obiettivo di portare in quei paesi la democrazia ma il risultato prodotto è stato portare nuovi lutti, nuove distruzioni tranne la democrazia. Nessuno è senza colpa. Non so quanto sia utile interrompere legami con la cultura, se anche su questo piano, sul teatro, lo sport, affinché favorire il dialogo favoriamo gli ultimatum. Non aiutiamo la battaglia per la pace. Non capisco perché non far partecipare atleti russi alla paraolimpiadi, una scelta del tutto ingiustificata. Se rifiutiamo la collaborazione di un esponete musicale perché non parla della guerra, non possiamo chiedere allora di far venire in Italia esponenti della Cina popolare che ha politiche di repressione inimmaginabile. Stiamo attenti a non scivolare sul piano delle semplificazioni.

Putin e la Russia hanno commesso errori gravissimi. Hanno puntato sulla divisione dell’Europa che per una volta è stata unita, anzi ha favorito l’unità europea. La Germania ha deciso il riarmo, il 2% del suo Pil in spese militari. Dobbiamo fare molta attenzione e riuscire a pensare in anticipo a quello che succederà. C’è stato il consenso dopo il muro all’unificazione tedesca vincolando la Germania ad entrare nell’Unione Europa e nell’euro. Stiamo attenti, stiamo iniziando a imboccare una strada pericolosa. Magari non oggi ma sul medio periodo. Un errore drammatico della Russia ha determinato la rottura di tutti gli equilibri. Lavoriamo noi occidentali per trovare la via d’uscita ed evitare un bagno di sangue ancora più drammatico rispetto ad oggi“.

I profughi in Campania

Sull’arrivo dei profughi in Campania: “Abbiamo già oggi l’arrivo di centinaia di profughi. Dobbiamo garantire che sul piano sanitario non ci siano diffusioni di contagio, purtroppo sia in Russia che in Ucraina la popolazione che si è vaccinata contro il covid è del 35%. Abbiamo molti non vaccinati. Nel momento in cui apriamo le braccia ai profughi, come è doveroso fare, dobbiamo stare attenti. Quelli che arrivano in Campania dovranno stare in quarantena e iniziare una campagna di vaccinazione per evitare che arrivino varianti covid che non conosciamo.

Non avremmo mai voluto vivere le giornate che stiamo vivendo. dobbiamo fare di tutto per ritrovare la strada del dialogo e della pace con l’uso della Ragione e cercando di guardare negli anni futuri a quello che può succedere. Non credo sia una priorità estendere l’alleanza atlantica ovunque, la priorità è la pace e il cessate il fuoco. Speriamo che nel giro di pochi giorni si possa arrivare ad un cessate il fuoco“.

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