Guerra in Ucraina, la Russia avanza: “Controlliamo il Mar d’Azov”. La strategia dell’Occidente sta fallendo, la Russia non sta capitolando anzi, adesso possiede in ostaggio il grano ucraino.
La Russia controlla in Mare di Azov in Ucraina
Con la caduta di Mariupol, la Russia ha conquistato un corridoio strategico che collega il Donbass alla Crimea. Inoltre essa detiene il controllo sul Mare di Azov, intorno al quale vi sono i principali porti che esportano i prodotti in Occidente.
L’invio di armi sta fallendo
Nonostante la Nato si sia impegnata a inviare armi all’Ucraina, con lo scopo di farle sconfiggere la Russia, ciò non sta avvenendo. A denunciarlo in un Post su Facebook è l’accademico Alessandro Orsini, personaggio molto critico sulla strategia che il Governo Draghi sta perseguendo a scapito della diplomazia.
Perché la Russia sta vincendo
Il 90% delle strutture della regione è distrutto, il polo industriale raso al suolo, 22mila morti e il Battaglione Azov fatto prigioniero. Inoltre, l’export è “ostaggio” dei russi, in particolare le forniture di grano e in difficoltà vi sono i Paesi del Nord Africa e dell’Europa. Peggio di così non poteva andare. Nonostante ciò i media nazionali riportano quotidianamente di “vittorie” ucraine.
Mosca apre corridoi umanitari
l ministero della Difesa russo ha annunciato l’apertura di due corridoi umanitari per l’uscita in sicurezza delle navi straniere dal porto di Mariupol in direzione del Mar Nero e da altri sei porti del sud dell’Ucraina.
“Per l’uscita sicura delle navi straniere dal porto di Mariupol è stato organizzato dalle 8 un corridoio umanitario lungo 115 miglia e largo 2 miglia in direzione del Mar Nero“, ha dichairato Mikhail Mizintsev, capo del Centro di controllo della difesa nazionale russa.