Quali sono le più belle frasi e le filastrocche di Halloween per bambini? Si avvicina Halloween, ma vi siete mai chiesti perché si festeggia il 31 ottobre: scopriamo le origini ed il significato della festività. Attesa dai più piccoli per il classico “dolcetto o scherzetto” e dai teenager per le maratone horror, scopriamo la vera storia di questa festa. Scopriamo insieme una selezione di frasi, citazioni, aforismi e filastrocche per la festa del 31 ottobre.
Halloween 2022: frasi e filastrocche più belle da inviare
Di seguito una selezione di aforismi e citazioni da inviare su Whatsapp per Halloween 2022 ad amici e parenti:
- Ad Halloween è l’unico giorno dove ti puoi permettere di essere veramente te stesso. W i MOSTRI!!!
- Questo è Halloween, grida insieme a noi, | fate largo a chi è speciale più di voi!
- Streghe, fantasmi e vampiri terranno svegli persino i ghiri. Forza corri a prender il travestimento che ti aspetta un gran divertimento: dolci e caramelle e tante marachelle!
- Halloween è una notte di terrore che risveglia ogni vampiro, una notte di rumore da far togliere il respiro.
- Chi è da lontano che cammina col cestino? Una strega, un nano o un assassino?”
- “Un fantasma spaventoso sotto un albero frondoso, una strega nera e brutta canta ride e trema tutta!”
- Tremate, tremate, le streghe son tornate! Cantan, ridono, sghignazzano, e intorno ad un baobab ti fan baubao!!!
- La vigilia d’Ognissanti han paura tutti quanti: è la notte delle streghe!
Di seguito, ecco una raccolta di filastrocche dedicate ad Halloween:
Il Fantasma mattacchione
e lo Scheletro burlone
si preparano alla festa
con un gran cappello in testa.
Zucca Vuota e Pipistrello
hanno teso un bel tranello
alla vecchia Strega nera
che è vestita da gran sera.
I bambini andando a spasso
tutti insieme fanno chiasso,
vanno in giro col sacchetto
“vuoi uno scherzo? hai un dolcetto?”
Ci son maschere e risate
per le strade illuminate
nella notte, non più scura
ecco Halloween, PAUUUURAAA!!!
di Jolanda Restano
O mi dai un buon dolcetto,
o ti becchi uno scherzetto!
Devi fare questa scelta
muoviti, su, fai alla svelta!
Non hai tempo di pensare
sono qui per spaventare
chi i dolcetti non mi dà
prima o poi si pentirà!
di Maria Rosaria Longobardi
Nel paese delle streghe
è sempre il tempo delle spighe,
spighe di grano,
spighe al sole,
spighe, spighe,
per chi ne vuole!
Con i chicchi delle spighe
le streghe preparano
filtri d’amore,
li pestano bene,
li seccano al sole,
li uniscono poi a petali di viole,
di girasole,di ciliegio,
di genziana, di margherita,
di biancospino,di ciclamino
e a questo impasto
aggiungono tosto
sangue di rospo,
cuor di cerbiatto,
lingua di gatto,
ali di pipistrello,
dente di drago
ed infine acqua di lago.
Macinano bene coi loro frantoi,
e i filtri son pronti,
son pronti per noi!
La pozione non ha scadenza,
potrai farla bere anche a distanza,
anzi, più tardi lei si berrà
più l’effetto ci sarà.
Le streghe non hanno bacchette,
non sono graziose come le fate,
son d’aspetto assai curiose,
naso lungo, bocca stretta,
occhi vicini, da civetta.
Cavalcan le scope,
da mattina a sera,
si ferman nel bosco
nella notte nera
e con le loro colleghe fino all’alba
danzano il sabba,
il ballo delle streghe.
di Manfredi
Una zucca fluorescente
ride e scherza allegramente,
un fantasma bianco e spaventoso
danza sotto un albero frondoso,
cade sotto un camino e puf!
Nero e fumoso diventò.
Uno scheletro sgarbato
chiede dolci a tutto fiato,
dicendo: “Ah! ah! ah!”
Prende dolci a quantità
Una mucca gioca a palla
con una zucca gialla.
Un fantasma birbantello
si traveste da pipistrello.
Sotto l’ombrello
va in giro un vampirello.
Lo scheletro giallo
si diverte a fare un ballo.
Un lupo nero, nero
incontra un ragno vero,
decidono di cantare e ballare
con le streghe rare.
Il drago sputafuoco
si incastra nella ragnatela
e accende una candela.
Un brutto mostro
si sporca con l’inchiostro.
Tutti i bimbi ridono nel chiostro.
Filastrocca di Halloween
E’ una notte scura scura
di fantasmi e pipistrelli,
una notte di paura
da far torcere i budelli.
E’ una notte di terrore
che risveglia ogni vampiro,
una notte di rumore
da far togliere il respiro.
Ma chi avanza da lontano
con in mano il suo cestino?
E’ una mummia, un brutto nano,
è una strega o un assassino?
Ma guardate: son bambini !
Sono mostri mascherati:
chiedono dolci e pasticcini
ai vicini un po’ allarmati.
Van bussando ad ogni porta
e ridendo a crepapelle
fan scherzetti di ogni sorta
per avere caramelle.
Halloween, festa pagana
è però una buona cura :
i timori li allontana
e fa scappare la paura!
Le Streghe
Nel paese delle streghe
è sempre il tempo delle spighe,
spighe di grano,
spighe al sole,
spighe,spighe,
per chi ne vuole!
Con i chicchi delle spighe
le streghe preparano
filtri d’amore,
li pestano bene,
li seccano al sole,
li uniscono poi a petali di viole,
di girasole,di ciliegio,
di genziana, di margherita,
di biancospino,di ciclamino
e a questo impasto
aggiungono tosto
sangue di rospo,
cuor di cerbiatto,
lingua di gatto,
ali di pipistrello,
dente di drago
ed infine acqua di lago.
Macinano bene coi loro frantoi,
e i filtri son pronti,
son pronti per noi!
La pozione non ha scadenza,
potrai farla bere anche a distanza ,
anzi, più tardi lei si berrà
più l’effetto ci sarà.
Le streghe non hanno bacchette,
non sono graziose come le fate,
son d’aspetto assai curiose,
naso lungo, bocca stretta,
occhi vicini, da civetta.
Cavalcan le scope,
da mattina a sera,
si ferman nel bosco
nella notte nera
e con le loro colleghe fino all’alba
danzano il sabba,
il ballo delle streghe.
Il Posto giusto della strega
Un paese era in balìa
della strega Melodìa,
che trasformava con la magìa
ogni cosa per la via.
Erano tutti alla sua mercé,
tutti quanti, perfino il re.
Se qualcuno sbadigliava
in un pesce lo trasformava,
se qualcuno starnutiva
lo chiudeva in una stiva,
se qualcuno poi piangeva
ogni sua lacrima diveniva
una goccia d’acqua marina.
Sconvolgeva con la fattura
tutta quanta la natura
tutti gli alberi e le piante
che trasformava in un istante.
Neppure le cose lasciava in pace,
nemmeno le pietre di quel paese.
Così presa dalla frenesìa
ogni cosa mutava con la magìa.
Non c’era modo di fermarla,
non c’era guardia che potesse arrestarla.
Ma per fortuna arrivò dal mare
la strega Marbella, sua consorella,
che le chiese con cortesìa,
di provare la sua magìa
sui coralli e l’erba marina,
per farli tornare più belli di prima.
Nelle azzurre distese
non combinò più sorprese,
anzi quel posto le fu assai congeniale
perché era una strega, una strega di mare.
La strega Melodìa
non era nata per star sulla via
di paese o di periferìa:
quell’esperta di stregonerìa
era di un’altra categorìa.
Così, seguendo di una nave la scìa,
cambiò anche il nome e si chiamò Marìa.
Halloween coloursBlack cat
Orange pumpkin
White ghost
Green-eyed monster
Black, orange, white, green
These are the colours
Of Halloween!
Black cats
Whitches hats
Jack o’lantern
Jack o’lantern
Black, orange, white, green
These are the colours
Of Halloween!
Ghiga e Ghega sono maghe
Ghiga e Ghega sono maghe,
son megere con le rughe
o, la gente dice, streghe.
Fanno gesti, pappe grigie,
purghe, gemiti e magie,
piogge gelide o roghi,
velenosi sughi ed aghi:
basta solo che le paghi.