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Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban: 10 cose che non sai

Gli anni passano ma Harry Potter no. Sono tante le curiosità che accompagnano la Saga fantastica più amata di tutti i tempi, eccone alcune su Harry Potter il Prigioniero di Azkaban.
Oggi Harry Potter è un fenomeno popolare: tutti lo conoscono, che piaccia o no. Nonostante siano passati tanti anni dalla pubblicazione dell’ultimo libro della saga scritto da J. K. RowlingHarry Potter e i Doni della Morte – il maghetto non è mai finito nell’oblio ed è tuttora presente nelle nostre vite, anche con un pizzico di nostalgia.

Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban: 10 cose che non sai

Siamo giunti al terzo appuntamento della maratona di Harry Potter che viene trasmessa ogni giovedì a partire dal 12 novembre su canale 5. La settima scorsa vi abbiamo parlato di alcune curiosità che bisogna assolutamente conoscere su Harry Potter e la Camera dei Segreti per affrontare la visione di questa saga fantastica.

Vediamo subito 10 cose che non sai sul terzo degli 8 appuntamenti cinematografici della saga.

1) Perché i Dursley odiano i Potter?

I Dursley si auto-definiscono una famiglia “ordinaria” e odiano tutto ciò che ha a che fare con il mondo magico.
Chi si avvicina alla saga di Harry Potter non può fare a meno di notare l’estrema crudeltà con cui il ragazzo viene trattato dai suoi zii e da suo cugino. In Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban, persino la sorella dello zio, Marge, ignara della natura di Harry, si accanisce con profonda soddisfazione sul ragazzo.

Per capire le origini di questa storia è necessario tornare indietro nel tempo quando Lily, la mamma di Harry, ricevette la lettera di Hogwarts.

Una strega in famiglia

Prima che diventasse Mrs Dursley, Petunia Evans – o “Tunia” come la chiamava sua sorella – desiderava essere una strega.

È da quando quel “ragazzo orribile” – il giovane Severus Piton, vicino di casa degli Evans – notò la magia di Lily (volò da un’altalena da giardino) che Petunia capì chi era veramente sua sorella. Poco dopo a casa Evans arrivò la lettera di Hogwarts e i genitori di Lily e Petunia furono entusiasti della notizia.

Anche Petunia voleva andare ad Hogwarts e inviò una lettera a Silente chiedendogli di poter frequentare la scuola. Il preside rispose alla sua lettera spiegandole che non era possibile poiché non era una strega. Dopo il rifiuto da parte di Silente, Petunia, invidiosa dei poter magici della sorella, iniziò a considerarla “pazza” e non parlò più con lei, fino ad estraniarla completamente dalla sua vita.

Vernon e Petunia Dursley

Come raccontato da etecheseirimastoconharry.com, quando Petunia raccontò a Vernon di sua sorella Lily l’uomo rimase profondamente scioccato. Tuttavia giurò solennemente che non le avrebbe mai rinfacciato di avere per sorella uno scherzo della natura.

Prima del matrimonio di Petunia e Vernon, ci fu una cena con Lily e James ma l’appuntamento a quattro andò male e da allora i rapporti peggiorarono rapidamente. James trovava Vernon divertente e commise l’errore di mostrarlo, Vernon, al contrario lo disprezzava.

Una volta sposata, Petunia cominciò ad assomigliare sempre di più a Vernon, adorava la loro graziosa casa squadrata al numero quattro di Privet Drive e si sentiva finalmente al sicuro. Lei e Vernon decisero di non andare al matrimonio di Lily e James. L’ultima lettera che Petunia ricevette dalla sorella annunciava la nascita di Harry: lei le lanciò un’occhiata sprezzante e la gettò nel cestino.



2) Come ha fatto Sirius Black a fuggire da Azkaban?

Quando Minus tradisce i Potter, permettendo a Voldemort di trovarli e ucciderli, Sirius si reca a Godric’s Hollow e, colmo di rancore alla vista dei corpi degli amici senza vita, decide di rintracciare Minus per ucciderlo. Per sfuggirgli, Minus fà esplodere la strada, uccidendo dodici babbani. Decide quindi di scappare e di inscenare la propria morte: si taglia un dito e si trasforma in un topo. Così Sirius viene incolpato e portato nella prigione di Azkaban. 

Sirius sopravvive ai Dissennatori di Azkaban perché è un Animagus ed è quindi capace di trasformarsi in un grosso cane nero. Gli animali provano uno spettro meno ampio e meno inteso di emozioni e di pensieri per cui, trasformandosi, l’effetto dei Dissennatori è minore. Questo gli ha permesso di conservare la sua sanità mentale durante tutti gli anni passati lì. Ed è proprio la sua trasformazione in animale che gli consente di scappare dalla prigione senza che i Dissennatori si accorgessero di nulla.

Perché decide di scappare dopo 12 anni?

Un giorno Sirius chiede a Caramell, di visita nella prigione, la Gazzetta del Profeta che ha con sé per fare un cruciverba. Proprio in quel numero è stato pubblicato l’articolo sui Weasley che avevano vitto alla Lotteria dei Maghi. Nella foto si vede anche Crosta che Sirius riconosce subito. Così decide che deve trovarlo e ucciderlo.



3) Come fa Peter Minus a diventare il topo della famiglia Weasley?

Dopo aver inscenato la propria morte, Minus si nasconde dai Mangiamorte che gli danno la colpa per la caduta del Signore Oscuro. Minus, nelle sembianze di un topo, inizia a cercare una famiglia di maghi presso cui rifugiarsi, per tenersi al passo con le notizie del mondo magico. È così che Percy Weasley lo trova e gli dà il nome di Crosta. Nel 1991, Percy riceve in regalo un gufo e quindi Crosta passa a suo fratello minore, Ron.

4) Grattastinchi, il gatto che nessuno voleva

Harry, Ron ed Hermione si recano al negozio di animali perché quest’ultima riceve dei soldi come regalo di compleanno e vuole comprare un gufo. Appena giunti in negozio, Grattastinchi salta sulla testa di Ron per afferrare Crosta. La commessa del negozio si scusa e dice che il gatto è lì da molto tempo perché nessuno lo vuole. Hermione quindi decide di comprarlo.

In realtà Grattastinchi è un incrocio tra un gatto e uno Keazley, ed è grazie alla sua natura che è in grado di distinguere le persone buone da quelle malvagie. È anche in grado di identificare un Animagus quando è sotto forma animale. Il gatto-Keazley riconosce Sirius Black, mentre è trasformato in cane e ne riconosce la sua bontà. Allo stesso modo riconosce la meschinità di Peter Minus quando entra nel negozio di animali sotto forma del topo Crosta.

In Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban Grattastinchi stringe amicizia con Sirius che riesce a spiegargli che cosa gli serve. Così cerca davvero di catturare Crosta e, per aiutare Sirius, ruba il foglietto con le parole d’ordine dal comodino di Neville che consente a Sirius di entrare nella torre di Grifondoro.

Molti sostengono che in realtà Grattastinchi sia il gatto dei Potter, di cui Lily parla in una lettera, che è scappato dopo che Voldemort li aveva uccisi. Pensano che sia per questo che riconosce subito Sirius e Peter. Questa però è solo un‘ipotesi.



5) Il vero significato dietro la figura dei Dissennatori

“I dissennatori sono le creature più disgustose della terra. Infestano i luoghi più cupi e sporchi, esultano nella decadenza e nella disperazione, svuotano di pace, speranza e felicità l’aria che li circonda”.

La presenza dei Dissennatori nella saga di Harry Potter allude al sentimento schiacciante causato dalla depressione. L’autrice dei libri, J.K. Rowling, è nota per aver introdotto aspetti della sua vita nella saga e questo è il caso della creazione di Dissennatori.



Con un solo respiro, i Dissennatori potrebbero portare via la luce e la felicità nell’aria nello stesso modo in cui la depressione potrebbe offuscare la mentalità di una persona. Questa situazione è in linea con il modo in cui gli umani incontrano la depressione nella vita reale. Non ci sono molte difese contro i Dissennatori, proprio come la depressione è molto difficile da superare. I Dissennatori sono esseri immortali che possono essere sconfitti soltanto con l’incantesimo Patronus. Con l’Incanto Patronus l’autrice ha voluto simboleggiare l’energia positiva e brillante con la quale i malati devono combattere la depressione.

Eseguire un Incanto Patronus non significa farsi venire in mente bei ricordi in generale ma pensare a uno specifico ricordo felice. Harry nello studio di Lupin si sforza tantissimo a pensare a un ricordo felice e, nonostante ciò, non riesce a creare un vero Patronus. Ci riesce soltanto quando smette di rimuginare sul suo passato traumatico capendo che non c’è nessun padre o figura paterna che l’avrebbe salvato. La sua forza interiore gli permette di lanciare un Incanto Patronus con il potere di scacciare centinaia di Dissennatori. Infatti,

La felicità si può trovare anche negli attimi più tenebrosi, se solo uno si ricorda di accendere la luce.

6) Perché il Patronus di Harry è un cervo?

La parola con cui viene evocato un Patronus è: Expecto Patronum che è una formula latina: “Patronum” si può tradurre come “guardiano” o “protettore”, in alcune forme arcaiche indica il padre, come figura che protegge i figli. Il termine “Expecto” significa mi aspetto” o “sono in cerca di. Unendo queste due parole, Expecto Patronum, si ottiene Aspetto un protettore”.

Solitamente il Patronus assume la forma di un animale, in particolare il Patronus di un Animagus è uguale alla bestia in cui si trasforma: quello di James Potter è un cervo, quello di Minerva McGranitt gatto soriano, quello di Sirius un cane. Il legame tra persone e le figure animali dei Patroni è spesso riconducibile al legame con un’altra persona, ecco perché il Patronus di Harry è un cervo come quello di suo padre.



Quasi tutti i maghi hanno Patroni a forma di animali comuni e sono pochissimi quelli che possono vantarsi di evocare animali insoliti o rari, quali la Fenice di Albus Silente.

I Patroni sono soggetti a cambiamenti se il mago che li evoca subisce un trauma o un profondo e brusco cambiamento. Pur essendo raro che un Patronus muti forma, si hanno diversi esempi di come possa succedere, ad esempio, anche per sentimenti legati all’amore. Un esempio è il Patronus di Severus Piton che cambia dopo la morte di Lily, la madre di Harry, di cui era innamorato. Lily era in grado di evocare un Patronus a forma di cerva, molto simile a quello del marito. La sera in cui Lily fu rinvenuta morta insieme a James, Piton perlustrò la loro abitazione fino a piangere sul cadavere della sua amata Lily. La tragedia lo ha segnato nel profondo e quella cicatrice non riuscirà più a rimarginarsi, poiché Severus morirà successivamente con il suo Patronus a forma di cerva.

7) I Malandrini

Remus Lupin era solo un bambino quando venne morso da un Lupo Mannaro. A quei tempi non c’erano cure e non esisteva nemmeno la pozione Antilupo che gli permette di essere mansueto e passare le notti di luna piena sotto la sua scrivania. Quando Lupin arriva ad Hogwarts, Silente pianta il Platano Picchiatore affinché il licantropo possa avere un luogo (la Stamberga Strillante) in cui passare le notti di luna piena.

A scuola Lupin finalmente trova degli amici: James Potter, Sirius Black e Peter Minus che ben presto iniziano a notare le sue assenze. Lupin inventa delle scuse perché teme che, una volta scoperto il suo segreto, i suoi amici possano abbandonarlo. Non succede, anzi cercano un modo per stargli vicino: visto che un Lupo Mannaro è pericoloso soltanto per gli esseri umani, i giovani maghi studiano per trasformarsi in AnimagiJames e Sirius, dopo 3 anni, riescono a trasformarsi in un cervo e in un cane nero. Peter invece vi impiega più tempo e ha bisogno dell’aiuto degli amici per riuscire a trasformarsi in un topo.

‘Felpato’ (Sirius) e ‘Ramoso’ (James) sono abbastanza grandi per controllare ‘Lunastorta’ (Remus) durante le sue trasformazioni, mentre ‘Codaliscia’ (Peter) è abbastanza piccolo per superare le difese del Platano Picchiatore. Ogni mese escono dal castello, nascosti sotto il mantello dell’invisibilità, e si trasformano.


I Malandrini

La Mappa del Malandrino

Sono stati i Malandrini a creare l’omonima Mappa capace di mostra tutti i passaggi segreti nella scuola e, se il passaggio è protetto da una parola d’ordine, la Mappa spiega come aprirla. Mostra anche dove sono tutte le persone nel castello, pure quelle in forma Animagus e invisibili, ma non può far vedere le persone che entrano nella Stanza delle Necessità. La Mappa viene loro sequestrata da Argus Gazza che la nasconde nel proprio ufficio fino all’arrivo di Fred e George Weasley. I gemelli Weasley rubano la Mappa del Malandrino dall’ufficio di Gazza durante il loro primo anno a Hogwarts. Sperimentano tutte le possibilità per aprire la Mappa fino a quando trovano la frase per attivarla: “Giuro solennemente di non avere buone intenzioni”.

8) I Quadri di Hogwarts sono veri?

Già dal primo anno di Harry ad Hogwarts, notiamo che le pareti del castello sono adornate da centinaia di migliaia di ritratti, rappresentanti figure di spicco del mondo magico. Tutti hanno una propria personalità, conservata per sempre all’interno di una cornice. Ma quanto sono veritieri rispetto a come erano le persone nella vita reale?

I maghi scelgono di farsi ritrarre in modo che la loro eredità possa essere conservata. Alcuni quadri, però, sono meglio strutturati confronto ad altri, come quello Sir Cadogan, che sfida a duello chiunque voglia superarlo. Al contrario, il quadro di Albus Silente emulerà perfettamente l’intelligenza e la saggezza del preside.

Secondo J.K. Rowling, più sei potente e più il tuo ritratto sarà “reale” e più ci passi del tempo quando sei ancora in vita, più la tua aura sarà al suo interno. Proprio per questo il ritratto di Silente è così realistico, mentre la sua figurina delle Cioccorane non dura più di qualche istante.



Qual è la differenza tra un quadro e un fantasma?

Il ritratto è la copia perfetta del “modello” in vita. Il fantasma, invece, è più simile a un’impronta, che può ancora risentire di ciò che succede nel mondo dei vivi (per esempio Nick-Quasi-Senza-Testa viene pietrificato dal Basilisco). I fantasmi scelgono di vivere in uno stato intermedio dove non possono più morire. I ritratti, invece, vivono ancora nella paura di essere distrutti. Ecco perché la Signora Grassa, in Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban, è terrorizzata dopo che la sua tela è stata strappata.

9) La profezia della professoressa Cooman

Quando Harry torna dalla professoressa Cooman per riportarle la sfera di cristallo lanciata da Hermione, assiste ad una scena terribile. La professoressa Cooman si irrigidisce su una sedia e formula una profezia. Dal tono della voce e dall’atteggiamento di lei, Harry capisce che non si tratta di una delle sue tante previsioni azzardate, ma di una profezia vera e propria, che di lì a poco, infatti, si avvererà. Ma questa è solo la seconda profezia della professoressa Cooman. La prima profezia della professoressa, infatti, venne fatta a Silente quando Lord Voldemort era ancora al potere:

“Ecco giungere il solo col potere di sconfiggere l’Oscuro Signore…
nato da chi lo ha tre volte sfidato, nato sull’estinguersi del settimo mese…
l’Oscuro Signore lo designerà come suo eguale, ma egli avrà un potere a lui sconosciuto…
e l’uno dovrà morire per mano dell’altro, perché nessuno dei due può vivere se l’altro sopravvive…
il solo col potere di sconfiggere l’Oscuro Signore nascerà all’estinguersi del settimo mese…”
(Harry Potter e L’ordine della Fenice, capitolo 37)



Silente non fu però l’unico ad ascoltare la profezia: anche Severus Piton, allora seguace di Voldemort, ne origliò una parte. Per sua sfortuna, riuscì ad ascoltare soltanto la parte del bimbo nato a luglio da genitori che sfidarono tre volte il suo Signore: la riferì perciò incompleta, dando la possibilità a Voldemort di interpretarla nel modo a tutti noto.

Grazie ai ricordi e alle spiegazioni di Albus Silente si scopre che Harry non era l’unico bimbo nato nel mese di luglio da genitori che avevano affrontato tre volte Voldemort, ma anche Neville Paciock poteva essere un candidato.

La profezia dice che sarebbe stato proprio Voldemort a scegliere Harry creando così il suo più terribile nemico. Voldemort scelse Harry come suo pari perché era un Mezzosangue come lui.

Il piano di Voldemort però fallisce e il bambino sopravvive. E non solo: riceve anche parte dei poteri dell’Oscuro Signore oltre alla protezione di quella che Silente definisce una forza al tempo stesso più bella e più terribile della morte: l’amore. È questo il potere che Voldemort ha sempre sottovalutato perché non lo conosce.

La profezia della professoressa Cooman anticipa già anche dell’Horcrux creato involontariamente da Voldermort la notte in cui ha provato ad uccidere Harry. È per questo motivo che uno dei due dovrà morire per mano dell’altro perché non possono sopravvivere entrambi.

10) La GiraTempo: i maghi possono tornare indietro e risolvere i problemi

Il possesso delle GiraTempo è regolamentato dal Ministero della Magia. Hermione riceve la sua GiraTempo dalla professoressa McGranitt all’inizio del terzo anno per consentirle di frequentare 10 corsi di studio contemporaneamente. Alla fine del terzo anno Hermione restituisce al Ministero della Magia la collana magica dichiarando che “non avrebbe potuto reggere un altro anno come questo”.



Riguardo a questo importante oggetto, è la Rowling stessa a chiarire delle cose: « Ho trattato forse un po’ troppo alla leggera l’argomento del viaggio nel tempo in “Harry Potter e il prigioniero di Azkaban”. Anche se non me ne pento (“Harry Potter e il prigioniero di Azkaban” è uno dei miei libri preferiti della serie), mi ha causato un gran numero di problemi dal momento che, dopotutto, se i maghi potevano tornare indietro e risolvere i problemi, come avrei fatto ad andare avanti con la trama?

Con mia grande soddisfazione ho risolto il problema in più passaggi. Per prima cosa, ho fatto in modo che Silente e Hermione sottolineassero quanto può essere pericoloso essere visti nel passato, così da ricordare al lettore che viaggiando nel tempo non solo si trovano le soluzioni ma si rischiano conseguenze impreviste e pericolose. Poi ho fatto in modo che Hermione restituisse l’unica GiraTempo che sia mai entrata a Hogwarts.

Per finire, ho distrutto tutte le altre GiraTempo rimaste durante la battaglia nel Dipartimento dei Misteri, allontanando la possibilità di rivivere, in futuro, anche solo brevi periodi.
Questo non è che un esempio di come, quando si scrivono romanzi fantasy, bisogna stare attenti a ciò che si inventa. Per ogni vantaggio, c’è sempre un lato negativo. »

 

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