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Il 23 dicembre del 1933 nasce Heisei: 125esimo Imperatore del Giappone

L'imperatore emerito Heisei è un membro della famiglia imperiale giapponese, 125º imperatore del Giappone dal 1989 al 2019. Ecco la sua biografia

Il suo nome personale è Akihito (明仁) ed è il primo figlio maschio (e quinto in totale) dell’imperatore Shōwa (Hirohito) e dell’imperatrice Kōjun (Nagako). Secondo una delle interpretazioni della controversa Dichiarazione della natura umana dell’imperatore, promulgata dal padre Hirohito nel 1946, Akihito è il primo imperatore del Giappone a salire sul trono senza godere di prerogative divine.

Giacché nel 1979 l’Impero Centrafricano è tornato alla forma repubblicana, il trono giapponese è l’unico al mondo a mantenere dignità imperiale: ne consegue che per tutta la durata del suo regno Akihito è stato l’unico monarca al mondo a fregiarsi del titolo di 125esimo imperatore. Il 1º dicembre 2017 Akihito ha annunciato la sua volontà di abdicare, che si è compiuta il 30 aprile 2019.

Heisei, imperatore del Giappone

L’imperatore emerito Heisei (平成元明天皇 Heisei Daijō Tennō) nasce a Tokyo il 23 dicembre del 1933. Nominato principe Tsugu (継宮 Tsugu-no-miya) da bambino, venne educato da tutori privati e poi frequentò le scuole alla Gakushūin di Tokyo, scuola dedicata all’aristocrazia, dal 1940 al 1952. Venne separato dai suoi genitori all’età di 3 anni.


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Durante i bombardamenti americani su Tokyo nel marzo 1945, lui e suo fratello minore, il principe Masahito (ora Principe Hitachi), furono messi al riparo in un luogo sicuro fuori Tokyo. Con l’occupazione americana del Giappone alla fine della Seconda Guerra Mondiale, il principe venne istruito in inglese da Elizabeth Gray Vining. Studiò per poco tempo al Dipartimento di Scienze Politiche alla Università Gakushūin, senza tuttavia ricevere alcun titolo accademico. In seguito si è specializzato in ittiologia e ha pubblicato numerosi articoli sui pesci della famiglia Gobiidae.

Principe ereditario del Giappone

Sebbene fosse l’erede al trono del crisantemo dalla nascita, la sua formale investitura come principe ereditario (立太子の礼 Rittaishi No Rei) si tenne al Palazzo imperiale di Tokyo il 10 novembre del 1951.

Nel giugno 1953 il principe ereditario rappresentò il Giappone all’incoronazione di Elisabetta II d’Inghilterra. Il 10 aprile del 1959 sposò Michiko Shoda (nata il 24 ottobre 1934), la figlia maggiore di Hidesaburo Shoda, il presidente della Nisshin Flour Milling Company. Il matrimonio ruppe la tradizione precedente perché Michiko Shoda era la prima cittadina comune ad andare in sposa a un membro della famiglia imperiale.


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Nel 1973 visitò la Spagna, dove lo ricevettero il generale Francisco Franco e il principe di SpagnaJuan Carlos I di Spagna.

Il Principe ascese al trono dopo la morte del padre, avvenuta il 7 gennaio 1989, diventando ufficialmente il 125esimo monarca giapponese. La cerimonia ufficiale è poi avvenuta il 12 novembre del 1990.

Imperatore del Giappone

Dal momento della sua ascesa al trono l’Imperatore Akihito si è sforzato di avvicinare maggiormente la famiglia imperiale al popolo giapponese. L’Imperatore e l’Imperatrice hanno compiuto visite ufficiali in 18 paesi, così come nelle 47 prefetture del Giappone.

L’Imperatore, nei limiti della Costituzione del Giappone, si è spesso impegnato politicamente. Storiche le scuse nei confronti di CoreaCina per i danni causati dall’occupazione giapponese o le numerose dichiarazioni di stima nei confronti della Corea. Il 23 dicembre 2001, durante il suo annuale incontro per il compleanno con i giornalisti, l’Imperatore, nel rispondere a una domanda, sottolineò d’aver provato una “certa affinità con la Corea“, e spiegò questa sua sensazione come scaturente dal fatto che la madre dell’imperatore Kammu era coreana. L’imperatore chiosò che gli emigranti coreani in Giappone d’un tempo contribuirono a creare importanti aspetti della cultura e della tecnologia del paese, e fece monito ai suoi connazionali di non dimenticare mai la deplorevole circostanza per cui gli scambi con la Corea non erano mai stati molto amichevoli.


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Naruhito, figlio di Heisei e nuovo Imperatore del Giappone.

Nel giugno 2005, l’imperatore visitò il territorio statunitense di Saipan, sito di una delle più importanti battaglie della Seconda Guerra Mondiale, che durò dal 15 giugno al 9 luglio 1944. Accompagnato dall’Imperatrice Michiko, si trattenne in preghiera e depose fiori presso molti memoriali, rendendo omaggio non solo ai caduti giapponesi, ma anche ai caduti americani, a quelli coreani costretti a combattere per il Giappone, e ai nativi dell’isola. Fu il primo viaggio di un monarca giapponese presso un campo di battaglia. Il viaggio a Saipan fu accolto con fervore dai giapponesi, come le altre visite imperiali ai memoriali di guerra in TokyoHiroshimaNagasaki e Okinawa, nel 1995.

Nell’agosto 2016 comunicò implicitamente in un messaggio alla nazione la sua intenzione di abdicare in favore del figlio Naruhito, rivelando di temere che la propria età avanzata e il precario stato di salute possano pregiudicare la sua capacità di svolgere le mansioni ufficiali. Nel dicembre successivo annunciò che la data di abdicazione scelta è il 30 aprile 2019. L’ultimo imperatore giapponese che abdicò fu Kōkaku nel 1817.

Il sistema imperiale di massa

Per molti secoli e fino alla prima metà del Novecento, il sistema imperialetennosei (天皇制), cioè i membri della famiglia imperiale (in particolare l’imperatore), erano figure fortemente permeate di valori religiosi: la stessa persona dell’imperatore era considerata divina e posta su un livello politico-religioso altissimo, quasi ultraterreno. Molti storici hanno spesso sottolineato alcune caratteristiche dell’istituzione imperiale a partire dalla seconda parte dell’era Showa.


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La leggendaria bandiera dell’Impero giapponese.

Akihito è il sovrano che ha segnato anche da un punto di vista generazionale un netto avvicinamento dell’istituzione imperiale al popolo giapponese, partecipandone alla vita sociale e mettendo in gioco la sua figura istituzionale anche attraverso i media, da sempre interessati e attenti osservatori delle vicende della famiglia imperiale. Questa nuova configurazione ha indotto molti a parlare di sistema imperiale di massa, vicino ai cittadini e partecipe della vita nazionale. Lo sviluppo del sistema imperiale di massa, in ogni caso, non ha modificato buona parte del protocollo tradizionale che circonda la figura dell’imperatore in numerose occasioni ufficiali, fatto che ha portato anche i conservatori giapponesi di più stretta osservanza a mantenere elevati tassi di consenso per l’imperatore.

Titoli e trattamento

  • 23 dicembre 1933 – 10 novembre 1952: Sua altezza imperiale il Principe Tsugu
  • 10 novembre 1952 – 7 gennaio 1989: Sua altezza imperiale il Principe della Corona
  • 7 gennaio 1989 – 30 aprile 2019: Sua Maestà l’Imperatore
  • Dal 1º maggio 2019: Sua Maestà l’Imperatore emerito (Daijō Tennō 太上天皇, o in breve Jōkō 上皇)

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Akihito, come ogni imperatore del Giappone, durante il suo periodo di regno non viene mai chiamato per nome, ma sempre come Sua Maestà Imperiale (Tennō Heika).

La sua era porta il nome di Heisei (平成) (raggiungimento della pace); come di consueto, dopo la sua morte, ci si riferirà all’imperatore Akihito come imperatore Heisei (Heisei Tennō).

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