Cultura

All’ Howard University chiude il dipartimento di studi classici: niente più Omero, Cicerone, Socrate e Platone

Niente più Omero e Cicerone, Socrate e Platone. La Howard University chiude il dipartimento di studi classici, perché i grandi della letteratura antica erano tutti maschi e bianchi, quindi "suprematisti"

Negli Usa la Howard University si smantella il dipartimento di studi classici perché gli autori che si studiano sono tutti uomini e bianchi. La motivazione è che si tratta di studi “suprematisti”. Gli studenti protestano.

Usa: Howard University chiude il dipartimento di studi classici

Niente più Omero e Cicerone, niente più Platone e Socrate, niente più Iliade e Odissea. La Howard University di Washington li ha vietati e ha deciso di chiudere il suo dipartimento di studi classici. La motivazione è che si tratta di studi “suprematisti”: tutti gli autori erano maschi e bianchi. La Howard University è uno storico college dove si è formata anche la vicepresidente americana Kamala HarrisFino a pochi giorni fa era anche l’unico ateneo prevalentemente afroamericano ad avere un dipartimento di studi classici. La decisione ha causato proteste e dibattiti.


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Niente più Omero e Cicerone, Socrate e Platone: gli autori sono uomini e  bianchi

“È una catastrofe spirituale”, scrive il Washington Post, il quale ricorda che proprio i classici costituiscono la base della formazione di diversi eroi della lotta per i diritti civili dei neri. Non è un caso che Martin Luter King citasse spesso Socrate e Platone. “La campagna del mondo accademico, volta ad ignorare e cancellare i classici è un segno di decadenza spirituale, di declino morale e di una chiusura intellettuale senza precedenti nella cultura americana”, dice Cornell West, Accademico ad Harward. “Solo qualche anno fa, il colossal Holliwoodiano, Troy, sulla guerra di Troia, sbancava i botteghini. Ricordiamo tutti l’ammirabile e drammatica sequenza tra Ettore e Achille. Da oggi in poi, tanti ragazzi in America, rischiano di non sapere chi siano stati”, commenta Anna Mazzone.

Le proteste

La Howard University di Washington ha deciso, lo scorso 16 aprile, di chiudere il Dipartimento di Studi Classici: si tratta di una decisione che negli USA sta facendo molto discutere, per diverse ragioni. Intanto, perché si trattava di un dipartimento storico dell’università, che faceva parte della Howard University fin dalla sua fondazione, nel 1867. In secondo luogo, perché era l’ultimo Dipartimento di Studi Classici attivo in una “Hbsu”, Historically black college and university (“Università storicamente afroamericana”: sono le università americane che si rivolgono per lo più alle minoranze o comunque a quanti solitamente non sono in grado di sostenere un’istruzione di alto livello). In terzo luogo, perché la decisione è stata presa in conseguenza dei “prioritization efforts” dell’università, ovvero nel tentativo di combattere le disuguaglianze sociali.

Gli studenti contro la chiusura del dipartimento di studi classici

Il provvedimento della Howard University ha un peso enorme, tant’è che gli studenti hanno protestato ufficialmente con una lettera aperta: “nessuna parola in inglese, in latino o in greco antico può esprimere in maniera adeguata l’impatto che il Dipartimento di Studi Classici e i suoi professori hanno avuto su tante carriere e tante vite, per cui inviamo questa supplica con la speranza di trasmettere la passione che ci porta a essere in disaccordo con il piano che la Howard University ha approntato per dissolvere il Dipartimento di Studi Classici”.

Gli studenti: “la mancanza di rappresentanza nera è dolorosamente ovvia”

Nel campo degli studi classici, si legge nella lettera, la mancanza di rappresentanza nera è dolorosamente ovvia, ed è per questo che i nostri professori sono costantemente attivi nella ricerca di stage, offerte di lavoro, borse di studio e opportunità di ricerca per i loro studenti. I professori del Dipartimento di Studi Classici hanno aiutato gli studenti a ottenere borse di studio pre-dottorato presso la Tufts University, programmi immersivi di greco pre-dottorato in collaborazione con la University of California di Santa Barbara, posti di lavoro come insegnanti di latino presso scuole indipendenti come la Phillips Exeter Academy e molti altri, solo lo scorso anno”.

“Il Dipartimento di Classici ha dato agli studenti neri l’opportunità di esplorare un campo di studio notoriamente riservato ai più ricchi, ai più bianchi e ai pochi istruiti”

Secondo gli studenti, il “Dipartimento di Classici ha riportato in vita il mondo antico attraverso i suoi corsi di antichità, civiltà antiche e mitologia, ma ha dato agli studenti, studenti neri, l’opportunità di esplorare un campo di studio notoriamente riservato ai più ricchi, ai più bianchi e ai pochi più istruiti. La Howard University è l’unica università storicamente afroamericana che ha un dipartimento di studi classici e non solo sarebbe un disservizio per gli studenti togliere questo dipartimento, ma andrebbe direttamente contro tutto ciò che la nostra università rappresenta nella sua missione di ’Veritas et Utilitas’”.

La preoccupazione degli studenti per la chiusura del dipartimento di studi classici

La preoccupazione degli studenti non sta nel fatto che il greco e il latino non verranno più studiati. I punti sono essenzialmente due:

  1. l’assenza di una struttura appositamente dedicata alle materie classiche che renderà più difficile trovare lavoro o proseguire gli studi nel settore
  2. la dispersione dei corsi che rischierà di far sì che gli studenti della Howard University non riescano ad approfondire i loro studi classici.

Secondo gli studenti la decisione può rappresentare un pericoloso boomerang per gli afroamericani, che potrebbero avere meno possibilità di fare carriera come studiosi delle materie in questione.

 

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