Il regista della commedia romantica, The Idea of You, spiega perché il finale del film è leggermente diverso dal romanzo da cui è tratta. La storia racconta la storia d’amore tra una madre single 40enne e il front-man di una celebre boy band. Ecco cosa ha detto.
The Idea of You perché il finale del film è diverso dal romanzo
Per chi ha letto il romanzo e ha visto il film, The Idea of You, avrà sicuramente notato di come il finale delle due opere sia diverso. A motivare tale scelta è stato proprio il regista, Michael Showalter, con il supporto della produttrice Cathy Schulman. La storia è tratta dal romanzo di Robinne Lee e racconta della relazione tra una madre 40enne e il leader di una famosa boy band. I due si incontrano al Coachella: lui dovrà esibirsi sul palcoscenico, lei invece accompagnerà la figlia adolescente al concerto.
Da quel momento la vita di Solène e Hayes cambierà per sempre. I due infatti cercheranno di vivere appieno la loro storia d’amore a prescindere dai pregiudizi e dall’attenzione mediatica. Tuttavia, a differenza del romanzo, il regista di The Idea of You ha ritenuto importante apportare una modifica. Questo perché, secondo il suo modesto parere, i film romantici dovrebbero suggerire speranza al pubblico e quindi lasciare una porta aperta sul lieto fine della coppia protagonista. Il film però non risponde in modo diretto o definitivo alla domanda lasciata in sospeso, ma il regista è soddisfatto di quanto realizzato. Ai microfoni di TV Insider, ha raccontato:
C’è una storia molto lunga nei film romantici in cui si cambia il finale in modo che i due personaggi principali siano insieme alla fine. C’è una risposta un po’ pragmatica a questa domanda, ovvero che il pubblico cinematografico vuole solo vedere almeno che ci sia qualche speranza per questi due personaggi alla fine del film. Non dobbiamo dire al pubblico esattamente come è finita. Non stiamo dicendo al pubblico esattamente come sono andate a finire le cose. Ma almeno stiamo dando al pubblico l’opportunità di provare a rispondersi da sé. Da fan del genere, adoro le storie romantiche che terminano con i due personaggi principali che prendono il caffè, perché questo mi dice che c’è speranza.
A differenza del romanzo, il film termina con un pizzico di ambiguità. Il libro, invece, vede Soléne prendere una decisione per il benessere della sua famiglia, dopo che quella relazione è stata più volte messa in discussione dall’attenzione pubblica influendo sul rapporto con sua figlia.
Così decide di interrompere la storia con Hayes e quest’ultimo si propone persino di lasciare la musica e la band per vivere con lei rinunciando alla sua carriera. Soléne non glielo permette e i due si separano. Nel film invece quella rottura non è così netta. Anche la produttrice Cathy Schulman è d’accordo con la visione d’insieme del regista, motivo per cui ha supportato la decisione di cambiare leggermente il finale rispetto al romanzo:
Sentivo che se avessimo tentato di realizzare un film così incoraggiante riguardo alle possibilità dell’amore, lasciarlo incompiuto mi sarebbe parso insoddisfacente agli occhi del pubblico. Avevo la sensazione che il fattore di soddisfazione fosse diverso quando leggi un libro e sei a casa tua. C’è una malinconia, chiudi il libro e pensi che sia stato un momento fantastico per quelle due persone che hanno condiviso insieme. Ma sentivo che per il film l’impatto visivo sarebbe stato così forte che dovevamo credere che ci fosse una possibilità per il futuro.