Nel servizio di oggi, 11 maggio, Le Iene parlano di Bomb Jammer, un’apparecchiatura di sicurezza capace di disturbare le frequenze radio e bloccare l’azione dei telecomandi a distanza per gli esplosivi. Questo sistema avrebbe potuto salvare Falcone e Borsellino se installata sulla loro automobile? E soprattutto era già in uso in quegli anni in Italia e installata anche sulla macchina di Antonio Di Pietro?
Il servizio de Le Iene su Falcone e Borsellino
Le Iene, nel servizio di oggi, 11 maggio, in onda su Italia 1, hanno parlato del Bomb Jammer. Il Bomb Jammer è un’apparecchiatura di sicurezza capace di disturbare le frequenze radio e bloccare l’azione dei telecomandi a distanza per gli esplosivi.
Falcone e Borsellino si sarebbero salvati con il Bomb Jammer?
Se il Bomb Jammer fosse stato messo sulle auto di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino si sarebbero potute evitare le stragi del 1992? Alessandro Politi ci parla di questa apparecchiatura di sicurezza che blocca l’azione dei telecomandi a distanza per gli esplosivi e che sarebbe stato già in uso in Italia in quegli anni e installata anche sulla macchina di Antonio Di Pietro.
Cos’è il Bomb Jammer?
Il Bomb Jammer è un’apparecchiatura che può disturbare le frequenze radio bloccando così anche i comandi a distanza degli ordigni.
Il Bomb Jammer esisteva già ai tempi di Falcone e Borsellino?
I magistrati antimafia Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e gli uomini delle loro scorte, uccisi nel 1992 in due attentati, si sarebbero potuti salvare? Entrambe le bombe, infatti, sono state innescate con dei comandi a distanza. C’era uno strumento per evitare le stragi di Capaci e di via D’Amelio?
Il Bomb Jammer era installato sulla macchina di Antonio di Pietro?
Un uomo che ha collaborato come consulente per le più importanti procure, proprio usando il Jammer per proteggere i magistrati, parla a Le Iene. L’uomo ha raccontato che in Italia questa apparecchiatura è arrivata negli anni ’80. L’uomo l’avrebbe avuta per protezione l’auto del pm di Mani Pulite Antonio Di Pietro. Per quelle di Falcone e Borsellino il consulente sarebbe stato bloccato dalla burocrazia.
Alfonso Sabella “Una macchina su cui quell’apparecchio andava montato era quella di Falcone e Borsellino”
Alfonso Sabella, ex sostituto procuratore a Palermo con Giancarlo Caselli e assessore alla legalità a Roma ai tempi di “Mafia Capitale”, ha raccontato a Le Iene che, ai tempi di Falcone e Borsellino sapeva che c’era questa tecnologia, non che fosse disponibile: “Mi fa inc… moltissimo che non sia stata usata per Falcone e Borsellino, se c’era una macchina su cui quell’apparecchio andava montata era quella di Falcone e Borsellino. Nel 1992 feci un intervento chiedendo, urlando, perché non era stato fatto, senza sapere ancora che quella tecnologia non solo esisteva, ma era disponibile. È gravissimo, è sconvolgente“
Sabella conosce il consulente che ha parlato dell’esistenza del Bomb Jammer
Le Iene svelano ad Alfonso Sabella il nome del consulente che ha parlato del Jammer. Secondo Sabella, che conosce e ha lavorato con l’uomo, è assolutamente affidabile.
Il Bomb Jammer era installato sulla macchina di Antonio Di Pietro?
Antonio Di Pietro invece preferisce non parlare dell’argomento al telefono. Le Iene provano a parlargli di persona, ma non la prende benissimo.
Dove vedere il servizio de Le Iene su Falcone e Borsellino?
La replica della puntata de Le Iene dell’11 maggio è disponibile in streaming su MediasetPlay. Se vuoi vedere il video del servizio su Falcone e Borsellino CLICCA QUI.
Fonte: Le Iene