Sanremo 2024

Il Volo confessa: “Abbiamo la lista di cose da fare e non fare per il FantaSanremo”

Il Volo confessa: “Abbiamo la lista di cose da fare e non fare per il FantaSanremo”. Piero Barone, Gianluca Ginoble e Ignazio Boschetto hanno raccontato di essere pronti per il FantaSanremo. Il trio si complimenta con i fondatori del gioco, poiché capace di attirare l’attenzione dei giovani sul festival. Andiamo a scoprire nel dettaglio le parole del gruppo.

Il Volo confessa: “Abbiamo la lista per il FantaSanremo”

Il Volo ha raccontato di essere pronti per il FantaSanremo: “Vi facciamo in diretta la scapezzolata, se volete. Successivamente fanno i complimenti ai fondatori del gioco: “Io ho la lista delle cose da fare e da non fare. Con il FantaSanremo avete contribuito a rendere trasversale il Festival grazie al FantaSanremo. I più giovani seguono il Festival proprio perché c’è il FantaSanremo

I tre cantanti fanno il punto e presentano la loro avventura “con leggerezza“. Ignazio Boschetto racconta: “Noi arriviamo sul palco di Sanremo per festeggiare i 15 anni di carriera e in un’epoca così individualista credo sia un grande messaggio che possiamo dare. Negli schermi ormai vedi solo i numeri, vedi solo la parte che dà priorità al denaro, invece dietro a dei successi, dietro alla riuscita di un progetto c’è grandissimo lavoro. In questi 15 anni posso scherzare, ci siamo supportati e sopportati, ma se stiamo facendo quello che stiamo facendo è grazie all’unione e anche allo scontro. Dal dialogo e dallo scontro vengono fuori le cose migliori”.

 E sul modo di prendere un evento importante come il Festival:

“Se non la prendi con semplicità, rischi di farti travolgere dall’ansia. Qui ognuno sta sempre attento al minimo dettaglio e se sbagli una roba, diventa gigante. Se non la prendi con leggerezza, rischi di farti risucchiare da negatività, stress e te lo porti tutto sul palco”.


L’evento Sanremo: “Amadeus ha fatto qualcosa di incredibile”

La riflessione del trio sull’evento di Sanremo: “È diventato un evento, non è più solo un Festival. La macchina che si muove attorno a Sanremo è più grande della canzone, la fetta che ti dà la canzone è la più piccola. Il Festival di Carlo Conti è stato un grande Festival, quello di Claudio Baglioni pure ma bisogna riconoscere che il Festival di Amadeus è stato quello che ha attratto più giovani, malgrado i pregiudizi di alcuni. Ha fatto qualcosa di incredibile. Due, tre anni fa c’erano nomi che nessuno conosceva, oggi invece sono grandi realtà. Sanremo sta diventando quasi come i Grammy“. 

Il trio poi anticipa quello che sarà la loro canzone al Festival, “Capolavoro“:

Capolavoro parla di una sensazione, come l’amore, ma è quel punto iniziale: quando tutto è bellissimo, poi quando le cose si fanno serie, amare diventa una scelta, una decisione. Quando ti accorgi che quello che stai vivendo è come se fosse un capolavoro e allora è lì che decidi di amare.

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