Cronaca

Ilaria Salis, il memoriale dalla prigione in Ungheria: trattata come una bestia

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Ilaria Salis
Ilaria Salis

“Ho raccontato nei dettagli” il caso di Ilaria Salis alla premier Giorgia Meloni. “Le ho detto che la magistratura non dipende dal Governo ma dal Parlamento. L’unica cosa che sono legittimato a fare è fornire i dettagli sul suo trattamento” in carcere “ed esercitare un’influenza perché abbia un equo trattamento”. Lo ha detto il premier ungherese Viktor Orban. “Tutti i diritti saranno garantiti”, ha aggiunto. Ilaria Salis “ha potuto fare delle telefonate e non è stata isolata dal mondo: non è corretto dire così”, ha precisato Orban.

Caso Ilaria Salis, le rassicurazioni di Orban

In ogni caso, Ilaria Salis non può tornare subito in Italia, ma un suo trasferimento agli arresti domiciliari a Budapest è il primo passo affinché, grazie alle norme europee, possa lasciare l’Ungheria. La strategia del governo per risolvere il caso della 39enne milanese corre sul doppio binario di diplomazia e norme internazionali. Un percorso che comunque non sarà facile. Lo conferma la dichiarazione di Zoltan Kovacs, portavoce del primo ministro ungherese, Viktor Orban: “I reati in questione sono gravi, sia in Ungheria che a livello internazionale. Le misure adottate nel procedimento sono previste dalla legge e adeguate alla gravità dell’accusa del reato commesso”.

Il memoriale di Ilaria Salis

Mi trovo tutto il tempo in una cella minuscola e senza aria, tra gli scarafaggi, il vitto scarso, senza possibilità di comunicare, trattata come una bestia al guinzaglio“. Così recita il memoriale scritto per il suo avvocato italiano da Ilaria Salis del carcere di Budapest in Ungheria, dove è reclusa dall’11 febbraio 2023. L’insegnante 39enne racconta le circostanze del suo arresto e del fatto di essere stata lasciata in mutande, reggiseno e calzini.

Il documento, scritto il 2 ottobre quando si trova agli arresti da quasi otto mesi, è stato diffuso in esclusiva al tg de La7. “Sono stata costretta a rivestirmi con abiti sporchi, malconci e puzzolenti che mi hanno fornito in questura – scrive – e a indossare un paio di stivali con i tacchi a spillo che non erano della mia taglia”.