Hugh Nelson è stato arrestato dopo aver chattato con un agente sotto copertura. Secondo quanto riportato dalla polizia della Greater Manchester, creava su richiesta contenuti pedopornografici di minorenni a partire da fotografie autentiche.
Studente di design crea immagini pedopornografiche con l’IA, condannato
Hugh Nelson, di 27 anni e residente a Bolton, è uno studente di graphic design che ha prodotto immagini pedopornografiche su richiesta per un periodo di un anno e mezzo. A contattarlo erano pedofili tramite chat, i quali inviavano fotografie di minori (spesso bambini che conoscevano) e gli chiedevano di creare deepfake sessualizzati. Recentemente, è stato condannato a 18 anni di carcere. Oltre a generare tali immagini illegali, Nelson ha anche incentivato i suoi clienti a compiere atti di violenza sui minori.
Utilizzando il software Daz 3D, ha realizzato immagini pedopornografiche partendo da foto reali, come spiegato dalla polizia della Greater Manchester. Successivamente, le vendette in chat room, guadagnando circa 5000 sterline in un anno e mezzo. L’ispettore capo Jen Tattersall lo ha definito “un individuo estremamente pericoloso, convinto di poter agire impunemente grazie alla tecnologia attuale”.
Il giudice Martin Walsh ha evidenziato che è “impossibile determinare se dei bambini siano stati vittime di violenza a seguito della creazione di queste immagini”. Ha inoltre sottolineato: “Sembra non ci siano limiti alla perversione mostrata nelle immagini che era disposto a creare e presentare ad altri”. Durante le indagini, gli agenti sono riusciti ad identificare sospetti e vittime in tutto il mondo, inclusa l’Italia.
Le indagini e l’arresto di Hugh Nelson
Nelson è stato arrestato dopo aver chattato con un agente sotto copertura. Avrebbe chiesto 80 sterline per creare immagini pedopornografiche. “Ha scritto: ho percosso, soffocato, impiccato, annegato, decapitato, ucciso animali, e la lista è lunga. Ha messo alla fine un’emoji che ride”, ha spiegato David Toal, rappresentante dell’accusa. Durante le perquisizioni effettuate dalla polizia sui dispositivi di Nelson sono emerse anche chat dove incitava i suoi clienti a stuprare bambini di età inferiore ai 13 anni.
Robert Elias, avvocato difensore di Nelson ha dichiarato alla Corte: ” Hugh aveva una vita solitaria. Quello che cercava principalmente erano conferme e un senso di appartenenza a una comunità. Guadagnava relativamente piccole somme di denaro”. Ha poi aggiunto: “Si è tuffato nella tana del Bianconiglio, in questo tipo di vita fantastica e ne è rimasto completamente assorbito. Ha fatto crollare la sua vita intorno a lui, con grande shock e orrore della sua famiglia.”