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Qualità dell’aria, a Napoli concomitanza tra incendio Camaldoli e afflusso polveri sahariane

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Il fucile sequestrato

Nei giorni scorsi l’intera Campania è stata interessata dall’eccezionale afflusso di polveri di origine sahariana che ha determinato un peggioramento della qualità dell’aria con le concentrazioni del PM10 che, in quasi tutte le stazioni della rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria dell’Arpa Campania, hanno superato nettamente la soglia di 50 μg/m3 che la normativa stabilisce non debba essere superata più di 35 volte nel corso di un anno, con concentrazioni medie giornaliere che in diverse stazioni hanno superato il valore di 100 μg/m3.

Incendio Camaldoli e polvere sahariana: i rilievi dell’Arpac

Questo fenomeno naturale, che ha interessato in modo pressoché uniforme l’intera regione, è proseguito anche nella giornata del 21 giugno determinando in modo prevalente lo stato della qualità dell’aria, rendendo poco significativo il contributo di eventi locali come l’incendio boschivo dei Camaldoli che ha avuto luogo a Napoli fra il 19 e il 21 giugno con il sollevamento di una nube di fumo che ha limitato il contributo sulle concentrazioni misurate al suolo ma che, specialmente nella fase iniziale, ha diffuso cenere su diverse zone della città.

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