Cronaca

“Facchini sfruttati e sottopagati”, si indaga su Mondo Convenienza

Inchiesta Mondo Convenienza: 21 indagati dalla Procura | Si indaga su turni massacranti, "dalle 6 di mattina senza orario di fine"

Una maxi inchiesta è stata aperta dalla Procura su Mondo Convenienza, col pubblico ministero Gabriella Tavano che ha notificato l’avviso di chiusura ’lavori’ a ben 21 persone: dal presidente del Cda della holding ai vari rappresentanti legali delle società cooperative appaltatrici dei lavori di logistica (trasporto e montaggio). Con “funzioni disciplinari – scrive la Procura – e di controllo all’interno dello stabilimento di Calderara di Reno”.

Inchiesta Mondo Convenienza: 21 indagati

L’inchiesta è incentrata su turni massacranti, “dalle 6 di mattina senza orario di fine“, ovvero “fino all’ultima consegna anche in tempo di tarda sera”. Condizioni di lavoro “di continuo pericolo” con i facchini sottoposti a “metodi degradanti e umilianti di controllo a distanza” e con il rischio di “irrogazioni di penalità“. Retribuzioni “palesemente inferiori” a quanto prescritto dal contratto di lavoro nazionale.

Come riportato da Il Resto del Carlino, il magazzino delle merci bolognesi dove lavoravano i 21 facchini che nell’agosto 2020, a distanza di un giorno l’uno dall’altro, hanno depositato ai carabinieri di Calderara 18 denunce “aventi identico contenuto e riguardanti gli stessi fatti”.

Le denunce

Se ne era parlato già nel febbraio del 2021. Su Facebook è anche nato il gruppo “Mondo Sofferenza” dove gli ex dipendenti raccontano le loro esperienze. I facchini, seguiti dall’avvocato Caterina Biafora, hanno messo nero su bianco le condizioni in cui hanno lavorato, subendo anche in qualche caso umiliazioni e mortificazioni a sfondo razzista.

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