Ancora guai per l’ex Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump: il procuratore dello Stato di New York ha aperto un’inchiesta penale sulla Trump Organitazion, la holding che controlla le proprietà e gli investimenti della famiglia dell’ex capo della Casa Bianca. Duro il commento del tycoon “Non vogliono che mi candidi”.
Inchiesta penale sulla Trump Organitazion, la holding dell’ex Presidente
“Vogliono ridurmi al silenzio e cancellare i milioni di voti che ho ricevuto, perchè non vogliono che Donald Trump corra di nuovo”: così l’ex presidente americano commenta la notizia delle indagini penali sulla Trump Organization avviate dalla procuratrice generale dello stato di New York.
Le ragioni dell’inchiesta
La Trump Organization, holding che controlla le proprietà e gli investimenti della famiglia dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, è oggetto di una inchiesta penale: lo ha annunciato martedì il procuratore dello Stato di New York. L’indagine del procuratore distrettuale si era inizialmente concentrata sui pagamenti in nero effettuati nei confronti di due donne che affermavano di aver avuto relazioni con l’ex presidente, tra cui la pornostar Stormy Daniels, ma si era poi allargata alle accuse di evasione fiscale, frodi assicurative e bancarie.
Caccia alle streghe
Quell’indagine è in corso a porte chiuse davanti a un gran giurì e sembra che stia procedendo dopo l’acquisizione, a marzo, degli ultimi otto anni di dichiarazioni dei redditi di Donald Trump. L’ex presidente ha sempre negato ogni illecito descrivendo l’indagine sulle sue finanze da parte del procuratore distrettuale di Manhattan Cyrus Vance, un democratico, come “una continuazione della più grande caccia alle streghe politica nella storia del nostro Paese”. Nel frattempo, anche l’ufficio del procuratore dello Stato di New York, Letitia James, ha indagato sulle accuse di frode bancaria e assicurativa contro la holding dei Trump, finora attraverso procedimenti civili.