Cronaca

Incidente a Casal Polacco, fiaccolata per il piccolo Manuel

Fiaccolata nella giornata odierna, domenica 25 giugno, in ricordo del piccolo Manuel, morto nell’incidente stradale avvenuto a Casal Polacco. Presenti migliaia di persone, tutti vestiti di bianco. Assente, invece, la famiglia. Il corteo sarebbe partito dall’asilo che frequentava il piccolo, proprio accando al punto dove il 14 giugno ha perso la vita.

Fiaccolata per Manuel, il bimbo morto nell’incidente a Casal Polacco

Sono migliaia i presenti, tutti vestiti di bianco, alla fiaccolata in ricordo al bambino di 5 anni che ha perso la vita nello scontro tra un suv Lamborghini e la Smart nella quale viaggiava con la madre e la sorellina. Il corteo è partito dall’asilo che frequentava il bimbo, passando per la chiesa del quartiere per poi concludersi proprio nel punto in cui ha perso la vita dove sono stati lasciati centinai di fiori, peluche, girandole colorate e dei palloncini con scritto il nome Manuel. Erano assenti invece i familiari del bambino.

Non solo abbiamo aderito a questa iniziativa, abbiamo anche chiesto, per quanto possibile, al Campidoglio, se ci saranno le condizioni, in caso di rinvio a giudizio, di costituirsi parte civile. Sappiamo bene che questo non risolve il problema della famiglia né il dramma di tutti noi, ma più solidarietà c’è e meglio è”. Così il presidente del Municipio X, Mario Falconi: “Quello che ha colpito maggiormente sono le modalità di questa tragedia, che ci consegnano un tipo di società che deve fare profonda riflessione sulla scuola, l’educazione civica e familiare. Evidentemente la formazione di questi ragazzi li ha portati a credere che si può fare tutto per qualche like in più. Qui il limite di velocità è 30 chilometri orari dappertutto, non credo quindi che sia il limite a 30 o 40 a fare la differenza, anche se fosse stato di 10 quei giovani, purtroppo, vivono su altri valori. Non conosco la famiglia di chi guidava la macchina, ma un ragazzo di vent’anni che fa quei filmati, lo dico da medico, è la diagnosi di come siamo oggi in questo Paese. Se non si investe nella scuola pubblica in modo forte per creare una società in cui l’educazione civica sia al primo posto, non cambierà mai nulla”.

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