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Incidente a Casal Polacco, Lamborghini in due secondi da 145 a 115 km/h

Continuano i rilievi per far luce sulla dinamica dell’incidente stradale avvenuto a Casal Polacco nel quale ha perso la vita un bambino di 5 anni. Secondo le ultime indiscrezioni, la Lamborghini viaggiava a 145 km/h, in due secondi è passata a 115: è l’istante in cui Matteo Di Pietro (l’indagato per omicidio colposo) si è reso conto della Smart davanti a lui.

Incidente a Casal Polacco, la velocità della Lamborghini e il giallo della freccia

Secondo le ultime indiscrezioni, la Lamborghini viaggiava a 145 km/h, in due secondi è passata a 115: è l’istante in cui Matteo Di Pietro (l’indagato per omicidio colposo) si è reso conto della Smart davanti a lui. Poi improvvisamente a 48, al momento dell’impatto che ha ucciso Manuel. Il 14 giugno Matteo Di Pietro correva, questo è certo, anche se gli amici che erano con lui avevano tendenzialmente minimizzato, pur affermando che andasse oltre il limite. Ma non solo.

Pare che non avesse nemmeno utilizzato la freccia, smentita dall’autista Atac che ha assistito alla tragedia. La velocità era tale che Matteo Di Pietro ha trascinato l’utilitaria per oltre 21 metri.

I rilievi

“La velocità eccessiva del veicolo Lamborghini e la violenza dell’impatto inferto al veicolo Smart sono avvalorate, tra l’altro anche dall’assenza di tracce di frenata prima dello stesso e della presenza invece di evidenti tracce di scarrocciamento dopo la collisione impresse dal veicolo Smart per metri 21.70 così da evincere il trascinamento ricevuto dal veicolo da parte della Lamborghini”.

“Dall’esame dei dati sopra riportati emerge in sostanza che la Lamborghini percorreva Via dei Pescatori, da cui proveniva, diretta in via Macchia Saponara, alla velocità di circa 145 chilometri”. In soli 14 secondi ha raggiunto la velocità di 124 chilometri orari immediatamente prima dell’impatto, per poi passare -nel giro di due secondi- a 115 prima e a 48 km/h e fermarsi dopo 4 secondi.

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