Emergono nuovi dettagli sulla vicenda dell’elicottero caduto Castelpagano di Apricena. “Un’idea ce la siamo fatta, ma non l’abbiamo neanche comunicata ai tecnici, sia perché non abbiamo ancora avuto incontri e sia perché voglio che si facciano prima loro un’idea, per non condizionarli. È ovvio che abbiamo esaminato già i primi atti d’indagini, abbiamo un’idea”. Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Foggia, Ludovico Vaccaro, in una conferenza stampa (qui il video di FoggiaToday) al termine delle operazioni di recupero delle salme delle sette vittime del tragico incidente dell’elicottero Alidaunia precipitato in agro di Apricena.
Elicottero caduto, niente scatola nera: la ricostruzione dell’incidente
L’Ansv, autorità investigativa per la sicurezza dell’aviazione civile dello Stato italiano, ha subito nominato due investigatori che sono arrivati sul posto poche ore dopo l’incidente. “Sono un ingegnere aeronautico e un pilota – ha spiegato Vaccaro – Anche la Procura della Repubblica ha nominato subito tre consulenti tecnici: un professore universitario esperto in materia, che ha già avuto altre esperienze di consulenze tecniche per disastri aerei, un colonnello dell’aeronautica ingegnere e un colonnello pilota”. I tecnici sono intervenuti subito: “Stanno facendo i rilievi sul posto, quindi siamo fiduciosi che una ricostruzione si farà a prescindere dalla scatola nera”. Non tutti gli elicotteri hanno una scatola nera, ha spiegato Vaccaro, e si sta verificando se l’elicottero Alidaunia ne era munito. La normativa non prevede che le scatole nere siano obbligatorie su questo tipo di aeromobili.
Chi sono le vittime
Questi i nomi delle persone che erano a bordo: quattro turisti sloveni, tutti componenti di una stessa famiglia: Bostjan Rigler , di 54 anni; Jon Rigler di 44; Mateja Curk Rigler, di 44; Liza Rigler Liza di 13 anni. A bordo c’era anche Maurizio De Girolamo , di 64 anni, medico del 118 che stava rientrando a casa dopo il turno di lavoro alle Tremiti, e i piloti Luigi Ippolito e Andrea Nardelli.