Non ce l’ha fatta Sanderson per tutti ‘Sandro’ Mendoza. L’operaio, appena 26enne, dipendente dell’azienda Tapojarvi rimasto coinvolto in un incidente sul lavoro lo scorso 10 marzo nello stabilimento Ast di Terni è morto in ospedale dove si trovava ricoverato in gravissime condizioni.
Incidente sul lavoro a Terni: operaio 26enne morto in ospedale
Sanderson Mendoza, 26enne originario dell’Ecuador, era rimasto gravemente ustionato in seguito ad un incendio divampato lo scorso 10 marzo mentre conduceva il mezzo adibito al trasporto delle scorie incandescenti nello stabilimento Ast di Terni. Le condizioni del giovane erano apparse fin da subito molto critiche. Il 26enne è morto dopo sei giorni di ricovero al Sant’Eugenio di Roma.
“La morte del giovane operaio che lavorava all’interno di Ast – dichiara il sindaco Stefano Bandecchi – è una bruttissima notizia che colpisce tutti noi e tutta la città di Terni. La sera del gravissimo incidente ho avuto modo di dimostrare di persona la mia vicinanza, dell’amministrazione comunale, dell’intera città, ai famigliari di Sanderson Mendoza. Ribadisco ancora di più in questa funesta circostanza la solidarietà e il dolore di tutti noi. Sono vicino alla sua fidanzata, ai suoi genitori, a tutti i colleghi che anche essi hanno vissuto una vicenda a dir poco scioccante. Riconfermo tutto il mio impegno di sindaco e di personaggio pubblico affinché i luoghi di lavoro siano occasione di sviluppo, indipendenza economica, realizzazione professionale e personale e non certo di morte”.
La nota dei sindacalisti: “sconvolti e indignati”
“Siamo sconvolti e indignati per l’ennesima tragedia che si è consumata a sei giorni dal drammatico incidente sul lavoro in cui aveva riportato gravi ustioni, il 26enne Sanderson Mendoza e che ha perso la vita. Siamo di fronte a una vera e propria emergenza nazionale, che non può essere considerata una semplice fatalità. Il fenomeno delle cosiddette morti bianche è inaccettabile in un Paese avanzato, la cui Costituzione si basa sul diritto al lavoro” si legge in una nota della Ugl Metalmeccanici.
Ad affermarlo il Segretario Nazionale dell’Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera unitamente al Vice Segretario UglM, Daniele Francescangeli.
Per i Sindacalisti, “crediamo che investire nella sicurezza significhi puntare sul rafforzamento dei controlli, sulla cultura della sicurezza e sulla formazione a partire dalla scuola. Riteniamo, inoltre, che intensificare le sanzioni sia doveroso in caso di violazioni delle norme. Il bilancio delle vittime in Italia mostra un trend insostenibile, per cui l’indignazione non basta più. Serve costruire un sistema che garantisca maggiori tutele ai lavoratori. Purtroppo Sanderson Mendoza, 26 anni, per tutti ‘Sandro’, non ce l’ha fatta, a nome dell’Ugl Nazionale Metalmeccanici, esprimiamo il cordoglio alla famiglia della vittima. È necessario far fronte rapidamente a questa emergenza nazionale con interventi diretti a rafforzare le misure di sicurezza sul lavoro e – concludono i sindacalisti – risulta fondamentale formare i lavoratori per prevenire gli innumerevoli infortuni che si tramutano per lo più in tragedie. Non si può morire di lavoro, non si può morire così a 26 anni. Non ci sono parole in un momento del genere, solo un grande abbraccio ai suoi cari e a chi gli voleva bene”.