Svolta nell’indagine sull’incidente costato la vita a Ambra De Dionigi, la ragazza di 29 anni trovata morta all’alba dello scorso 23 dicembre lungo la via Valassina che scorre a lato della Statale altezza di Nibionno (Lecco).
L’incidente risalirebbe alla notte prima del ritrovamento del corpo della donna: la 29enne è stata investita e uccisa da un furgone, il cui conducente si è dato alla fuga senza soccorrerla. L’uomo è stato incastrato da un ciondolo – appartenente alla vittima – ritrovato tra la carrozzeria del furgone che guidava per lavoro.
Incidente a Lecco, Ambra De Dionigi investita e uccisa: arrestato pirata della strada in fuga
L’indagato è un uomo di 49 anni, italiano, residente a Carate Brianza. Come è stato ricostruito quella notte il 49enne si trovava alla guida del furgone che ha travolto Ambra De Dionigi lungo la via Valassina che scorre a lato della Statale all’altezza di Nibionno (Lecco).
L’uomo alla guida del furgone è fuggito senza prestarle soccorso e la 29enne è morta a causa delle gravissime ferite riportate. L’uomo è stato incastrato da un ciondolo – appartenente alla vittima – che è stato ritrovato tra la carrozzeria del furgone che guidava per lavoro. Il 49enne è accusato di omicidio stradale aggravato dall’omissione di soccorso.