Cronaca

Tragedia di Mestre: due operai eroi si lanciano tra le fiamme e salvano dei passeggeri

Godstime Erheneden e Boubacar Tourè, un nigeriano e un gambiano, sono i due operai eroi che tra i primi hanno prestato soccorso ai passeggeri del bus precipitato da un cavalcavia a Mestre. I due hanno raccontato di aver aiutato i vigili del fuoco a portare fuori dal bus quattro persone, tra le quali una bambina, e un cagnolino.

Tragedia di Mestre: due operai eroi si lanciano tra le fiamme

Godstime Erheneden e Boubacar Tourè hanno assistito quasi in diretta al drammatico incidente di Mestre, costato la vita a 21 persone – tra cui un neonato, un 12enne e una ragazza minorenne – e non hanno esitato a prestare i primi soccorsi.

Godstime Erheneden, ha 30 anni mentre il secondo, suo collega e compagno di stanza, è il 27enne Boubacar Tourè. I due sono stati loro i primi a lanciarsi tra i rottami in fiamme dell’autobus per salvare le persone rimaste intrappolate. Gli operai eroi hanno raccontato di aver aiutato i vigili del fuoco a portare fuori dal bus quattro persone, tra le quali una bambina, e un cagnolino.

Incidente a Mestre: chi sono gli operai eroi

Erheneden e Tourè sono operai della Fincantieri e terminato il loro turno di lavoro hanno assistito al terribile incidente e non hanno esitato e giungere il luogo del dramma per cercare di dare un aiuto.

“Quando siamo entrati – ha raccontato Godstime Erheneden al Gazzettino abbiamo visto subito l’autista, era morto. Mi sono caricato sulle spalle una donna, poi ho portato fuori un uomo”. Il 30enne è poi tornato dentro il pullman in fiamme, dove c’era una donna che urlava.

Il racconto del salvataggio

“La donna – prosegue il racconto al Gazzettino – gridava ‘my daughter, my daughter’ e mi sono lanciato. Ho visto questa bambina, avrà avuto forse due anni”. E ad Erheneden, che ha un bimbo di poco meno di due anni, “è sembrato di stringere mio figlio tra le braccia. È stato tremendo, non so se sia sopravvissuta”. L’uomo spiega che “credo fosse viva, ma quando sono arrivati i soccorsi ci hanno allontanati subito”, e quindi ancora non conosce ancora le condizioni di salute della piccola che ha tratto in salvo.

Boubacar Tourè ha invece raccontato di aver “tirato fuori tre o quattro persone, non ricordo bene. E un cane”. E spiega di aver “provato anche a spegnere il fuoco, ma non ce l’ho fatta”. Godstime, che nella concitazione ha perso anche il suo unico paio di scarpe, rimaste dentro il bus, racconta di non riuscire ancora a credere all’accaduto. “Tutti quei corpi, tutti quei morti. Non so dirvi quanto fossero, erano tanti. E poi le urla, i pianti. Sono ancora nella mia testa, ce li ho ancora davanti agli occhi”.

Mestre