Cronaca

Incidente mortale a Roma, TheBorderline chiudono il canale YouTube

I TheBorderline decidono la chiusura del canale Youtube in seguito all’incidente mortale avvenuto a Roma: “Moralmente impossibile continuare, il nostro pensiero va solo al piccolo Manuel”. Intanto proseguono le indagini con la perizia sulla velocità del Suv e il possibile sorpasso dell’utilitaria dove viaggiava la famiglia.

Incidente mortale a Roma, chiusura del canale Youtube per i TheBorderline

Il gruppo di youtuber, autori del canale TheBorderline, hanno annunciato la decisione di voler chiudere il canale in seguito all’incidente avvenuto a Casal Palocco nel quale è morto un bambino di cinque anni. In un ultimo video hanno sottolineato che “la tragedia avvenuta è talmente profonda che rende per noi moralmente impossibile proseguire questo percorso”. Intanto proseguono le indagini su quanto avvenuto e presto il 20enne alla guida del Suv potrebbe essere ascoltato dagli inquirenti. Al momento è indagato per omicidio stradale. Nei prossimi giorni, dopo il nulla osta della Procura, si terranno i funerali del piccolo Manuel. Per ora le indagini si concentrano sulla perizia tecnica per accertare la velocità della Lamborghini e se l’incidente sia scaturito da un probabile sorpasso azzardato.

L’annuncio dei TheBorderline

“I TheBorderline esprimono alla famiglia il massimo, sincero e più profondo dolore – ha scritto il gruppo – Quanto accaduto ha lasciato tutti segnati con una profonda ferita, nulla potrà mai più essere come prima. L’idea di TheBorderline era quella di offrire ai giovani un intrattenimento con uno spirito sano. La tragedia accaduta è talmente profonda che rende per noi moralmente impossibile proseguire questo percorso. Pertanto, il gruppo TheBorderline interrompe ogni attività con quest’ultimo messaggio. Il nostro pensiero è solo per Manuel“.

Le indagini

Le indagini proseguono e gli investigatori stanno accertando la velocità a cui procedeva il Suv guidato dal 20enne youtuber. A stabilirlo sarà la perizia tecnica che potrebbe aggravare la situazione già delicata dell’indagato. Sembra ormai certo che l’auto andasse a più di 30 km/h, velocità prevista in quel tratto di strada. Ma al vaglio ci sono anche i video di alcune telecamere e che potrebbero aver ripreso il passaggio di un bus Atac il cui autista è un testimone oculare. Gli avvocati del ragazzo alla guida, invece, puntano a dimostrare che sia stata la Smart a tagliare la strada al Suv senza dargli la precedenza.

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