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De Luca incontrerà domani il ministro Calderoli: si parlerà di autonomia differenziata

L‘incontro tra De Luca Calderoli per parlare di autonomia differenziata si svolgerà nella giornata di domani, 9 dicembre. Il ministro Calderoli partirà da Roma al termine della prevista riunione del Consiglio dei Ministri, l’arrivo Napoli è previsto per le ore 14.

Per i colleghi giornalisti il punto stampa si terrà al termine dell’incontro nella sala “De Sanctis” di Palazzo Santa Lucia. Eventuali e ulteriori informazioni sugli orari saranno comunicate nella tarda mattinata di domani.

Autonomia differenziata, De Luca incontra il ministro Calderoli

Al centro dell’incontro il tema dell’autonomia differenziata, ovvero il disegno di legge che metterà in atto l’articolo 116 della Costituzione dove al comma 3 è scritto che “ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia… possono essere attribuite a altre Regioni con legge dello Stato su iniziativa della Regione interessata“.

In pratica, il ministro Calderoli ha sfruttato la riforma costituzionale del 2001, che prevede materie di competenza esclusiva dello Stato ma anche 23 materie “di legislazione concorrente” (articolo 117 ), secondo cui ciascuna Regione, se lo vuole, potrà prendersene alcune o tutte le materie. Sulla base di intese tra governo e Regione partirebbe quindi un federalismo fiscale.

Le materie “concorrenti” della proposta

All’interno del ddl sono messe in discussione le 23 materie “concorrenti” descritte ai commi 2 e 3 dell’articolo 117 della Costituzione:

Istruzione (fatto salva l’autonomia delle istituzioni scolastiche e con l’esclusione dell’istruzione e formazione professionale); rapporti internazionali delle Regioni e con l’Ue; commercio estero; tutela e sicurezza del lavoro; professioni; ricerca scientifica e tecnologica  a all’innovazione per i settori produttivi; tutela della salute; alimentazione; ordinamento sportivo: protezione civile; governo del territorio; porti e aeroporti civili; grandi reti di trasporto e di navigazione; ordinamento della comunicazione; produzione, trasporto e distribuzionale nazionale dell’energia; previdenza complementare integrativa; coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario; valorizzazione dei beni culturali e ambientali e promozione e organizzazione di attività culturali; casse di risparmio, casse rurali aziende di credito a carattere regionale, enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale.

Come funziona la riforma

Ogni Regione può chiedere quali materie vuole gestire da sola. Veneto, Lombardia e Piemonte hanno già fatto sapere che vorrebbero tutte e 23 le materie. Però per evitare che un cittadino della Calabria sia penalizzato rispetto a uno della Lombardia in fatto di asili nido ad esempio, di scuole più efficienti, di ospedali, energia, trasporti eccetera, sono previsti i Lep, i livelli essenziali di prestazioni.

Il residuo fiscale

Calderoli ha assicurato che non ci saranno “rese” fiscali maggiori o minori che una Regione può usare per sé. Per il costituzionalista Massimo Villone, presidente del coordinamento per la democrazia che ha scritto una proposta di legge di iniziativa popolare anti Calderoli, la morale è: “Si punta a far correre la locomotiva Nord, invece che a ridurre le distanze”.

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