Le indagini di Lolita Lobosco 2, le parole di Luisa Ranieri. L’attrice che interpreta Lolita Lobosco nella seconda stagione, ha rilasciato un’intervista per parlare del suo personaggio. Ha svelato anche alcuni retroscena e anticipazioni. Ma scopriamo maggiori dettagli in merito.
Le indagini di Lolita Lobosco 2: le parole di Luisa Ranieri
A partire da domenica 8 gennaio, in onda su Rai 1 Le indagini di Lolita Lobosco 2. Luisa Ranieri interpreta il vicequestore negli episodi della seconda stagione. Per l’attrice torna l’incubo del tacco 12. Ne ha parlato proprio lei stessa in una lunga intervista rilasciata a TV, Sorrisi e Canzoni, nel corso della quale ha anche svelato i suoi propositi per l’anno che è appena iniziato: ”Voglio fare un bel viaggio per regalare alle bambine tanti ricordi legati a luoghi da scoprire con mamma e papà. Bisogna portarle a vedere il mondo adesso, che tra qualche anno cominceranno ad andare da sole”.
Poi è tornata a parlare del look del personaggio principale e dei tacchi, il suo nuovo incubo: ”I tacchi 12 sono il mio incubo! Infatti questa volta siamo scesi a 10, massimo 11 (ride). Il fatto è che fanno parte del personaggio di Lolita, lei non rinuncia alle sue scarpe super femminili, non è tipa da tacco quadrato e comodo. Io, invece, sono una donna da tacco basso: sono una pratica. Ma colleziono scarpe col tacco alto perché compro prevalentemente quelle: stanno lì, nuove, nella scarpiera”.
Intanto, il regista Luca Miniero, crede profondamente in Luisa Ranieri: ”Con i tacchi a spillo mi fa fare qualunque cosa: guido, faccio gli inseguimenti e gli arresti, cammino persino sulla sabbia senza levare le scarpe. La scena più difficile è stata quella su una scala mobile, col tacco così sottile che si infilava nei canalini di ferro”.
Le anticipazioni sulla seconda stagione
Poi, l’attrice ha fatto sapere: ”Per certe cose Lolita si è un po’ ammorbidita, mentre per altre rimane sempre la solita bisbetica indomata. Lei ci prova ad avere una relazione stabile, ma non è fatta per questo. È una donna libera, autonoma, non ha bisogno dell’altro per essere chi è: lei si completa. Se amo mangiare come lei? Certo. Io mangio perché mi piace mangiare, salvo poi chiudermi in palestra. Non resisto a pasta e dolci. Ma pure a un buon bicchiere di vino. Sennò che campamm a fa’?”