Infermiere 33enne si suicida perché gay a Palermo, il suo ultimo lascito è una lettera in cui esprime frustrazione per non aver potuto vivere serenamente la sua omosessualità e con questa fa anche il coming out con la famiglia.
Infermiere 33enne si suicida perché gay a Palermo
Un infermiere di 33 anni di Palermo si è tolto la vita, lasciando una lettera in cui ha espresso il dolore e la frustrazione per non aver potuto vivere apertamente la propria omosessualità.
Nella lettera scrive: “Scusate se non amo le donne, non sono riuscito né ad amare una donna né ad amare un uomo, sono stato bravo a nascondere a tutti la mia omosessualità, soprattutto a lavoro. Chiedo scusa alla mia famiglia, al mio compagno e a tutti i miei colleghi infermieri della Seconda Rianimazione”.
L’uomo, descritto dai colleghi come solare e intraprendente, nascondeva la sua vita privata a causa della paura di pregiudizi e ghettizzazioni, e non aveva mai fatto ricorso ai servizi di supporto offerti dalle associazioni LGBTQ+.
La sua tragica morte ha sollevato l’allarme delle associazioni per i diritti civili, che denunciano il clima omofobico ancora presente nelle aziende sanitarie siciliane e chiedono maggiore supporto psicologico per i lavoratori LGBTQ+.