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Infermiere aggredito al Pronto Soccorso di Vallo della Lucania, la rabbia del Nursind Salerno: “Ora azioni concrete”

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BIAGIO TOMASCO, SEGRETARIO GENERALE DEL NURSIND SALERNO
UNA FOTO DI BIAGIO TOMASCO, SEGRETARIO GENERALE DEL NURSIND SALERNO

Infermiere aggredito al Pronto Soccorso di Vallo della Lucania nel pomeriggio di venerdì 16 agosto, la denucnia del Nursind Salerno: “Non possiamo che condannare fermamente questo ennesimo atto di violenza nei confronti di chi ogni giorno dedica la propria vita alla cura degli altri”.

Infermiere aggredito al Pronto Soccorso di Vallo della Lucania, la denuncia del Nursind Salerno

Il Nursind Salerno esprime la sua piena solidarietà all’infermiere del Pronto soccorso di Vallo della Lucania, vittima di una grave aggressione fisica nel pomeriggio del 16 agosto. “Non possiamo che condannare fermamente questo ennesimo atto di violenza nei confronti di chi ogni giorno dedica la propria vita alla cura degli altri, spesso in contesti lavorativi difficili e non ottimali”, dichiara Biagio Tomasco, segretario generale del Nursind Salerno.

Tomasco prosegue evidenziando come, nonostante le misure adottate, ci si trovi ancora di fronte a episodi di aggressione che riflettono una crescente inciviltà e ingratitudine da parte dell’utenza. “Il nostro personale, una volta acclamato come eroe, oggi viene trattato come un emarginato”, afferma Tomasco, denunciando il fallimento delle azioni preventive messe in atto nei Pronto soccorso degli ospedale dell’Asl Salerno.

Tomasco sottolinea come il legislatore abbia tentato di porre un freno a questo preoccupante fenomeno con il Decreto legislativo del 19 marzo scorso, ma ribadisce la necessità di un intervento deciso da parte della Procura di Vallo della Lucania e dell’Asl Salerno. “È fondamentale che questi atti ignobili vengano sanzionati in maniera esemplare e che l’azienda garantisca la dovuta tutela legale ai dipendenti aggrediti, costituendosi parte civile nei procedimenti penali”.

“Ora azioni concrete”

Tomasco chiede inoltre che si faccia chiarezza sulle misure strutturali e organizzative adottate per prevenire tali episodi di violenza, sollecitando l’adozione di ulteriori provvedimenti per migliorare la sicurezza del personale sanitario. “Non possiamo più permettere che i nostri operatori lavorino in condizioni di rischio senza adeguate protezioni”, afferma.

Infine, il Nursind Salerno richiede l’istituzione di un tavolo tecnico permanente, presieduto dal Prefetto di Salerno, che coinvolga tutti gli stakeholder della sanità per analizzare il fenomeno e proporre correttivi strutturali e organizzativi adeguati. “Non possiamo restare a guardare mentre la situazione degenera ulteriormente. È una questione di civiltà che non può più essere ignorata”, conclude Tomasco.

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