Inps chiede indietro le pensioni: ma a chi tocca? La pensione rappresenta il coronamento di una vita di sacrifici per molti contribuenti, una sicurezza economica su cui fare affidamento, e tuttavia, ci sono circostanze in cui l’INPS può bloccare la pensione e, in alcuni casi, richiedere indietro somme già percepite come i 12 mesi di questo caso. Questo scenario, sebbene possa sembrare raro, è una realtà per molti pensionati, in particolare coloro che rientrano in determinate categorie pensionistiche.
Inps chiede indietro le pensioni: a chi tocca
Due misure pensionistiche sono particolarmente sensibili al divieto di cumulo tra redditi da pensione e redditi da lavoro: Quota 103 e Ape Sociale. Mentre la prima, evoluzione delle precedenti Quota 100 e Quota 102, ha sempre funzionato con questo vincolo, l’Ape Sociale ha visto l’introduzione del divieto solo dal 2024. Il divieto implica che chiunque percepisca una pensione tramite una di queste misure non può svolgere attività lavorative remunerate, con l’unica eccezione del lavoro autonomo occasionale entro un limite di 5.000 euro annui.
Il Rischio di Restituire la Pensione
Il problema sorge quando un pensionato, consapevolmente o meno, viola questo divieto. Se un pensionato riprende a lavorare dopo aver percepito la pensione con Quota 103 o Ape Sociale, l’INPS può sospendere immediatamente il pagamento della pensione e richiedere la restituzione delle somme indebitamente percepite. Questa restituzione può arrivare fino all’intero anno solare, a partire dal primo gennaio dell’anno in cui il pensionato ha ripreso l’attività lavorativa.
Questo scenario è più comune di quanto si pensi, con numerosi casi riportati dalla cronaca di pensionati costretti a restituire anche un anno intero di pensione per aver ripreso lavori anche marginali o temporanei. Anche un semplice lavoro da dipendente, o il reddito derivante da una comparsa in un film, può far scattare la richiesta di restituzione.
Lavoro e Pensione: Le Regole del Cumulo
È fondamentale per i pensionati che rientrano nelle misure citate conoscere e rispettare le regole del cumulo dei redditi. Chi è andato in pensione con Quota 103 o ha usufruito dell’Ape Sociale nel 2024 deve evitare qualsiasi forma di lavoro, sia dipendente che autonomo, tranne nel caso di lavoro autonomo occasionale che non superi i 5.000 euro di reddito annuo.
La mancata osservanza di queste regole può portare a conseguenze gravi, come la sospensione della pensione e la richiesta di restituire le somme già percepite. L’INPS effettua regolarmente controlli per verificare il rispetto delle normative, e quando rileva delle irregolarità, agisce di conseguenza, creando non pochi disagi per i pensionati coinvolti.
Come Evitare Problemi con l’INPS e dei 12 mesi
Per evitare situazioni spiacevoli, è importante che i pensionati si informino adeguatamente sulle normative vigenti e, in caso di dubbi, consultino un consulente previdenziale o contattino direttamente l’INPS. Restare aggiornati sulle regole può fare la differenza tra una pensione sicura e un doloroso obbligo di restituzione delle somme percepite.