Una lettera dell’Inps ad un anziano morto. È successo a Roma dove l’ufficio dell’Istituto di Previdenza Sociale ha scritto ad un anziano deceduto invitandolo a recarsi negli uffici amministrativi per, non si sa mai, proporre un riesame e magari continuare a percepire la pensione anche da morto.
Inps, la lettera ad un anziano morto per la pensione
“Gentile Signore, le comunichiamo che lei è decaduto dal diritto alla pensione di cittadinanza per le seguenti motivazioni: è deceduto” recita la missiva nella quale viene spiegato: “Potrà recarsi presso i nostri uffici per ricevere ulteriori chiarimenti e inoltre, entro 30 giorni dal ricevimento della presente, potrà proporre istanza motivata di riesame”. No, non è uno scherzo. La lettera, come riporta il Tempo, è stata scritta pochi giorni fa dall’Inps e inviata al signor Franco O., morto a Roma lo scorso 17 marzo.
La storia
Il signor Franco, un ingegnere che aveva lavorato molti anni all’estero mettendo da parte soltanto pochi contributi, aveva la pensione di cittadinanza dal 2019 (l’aveva richiesta, come ricorda la stessa Inps nella missiva, ad aprile di quell’anno) e ogni dodici mesi doveva presentare la documentazione fiscale necessaria.