L’Inps rende noto il numero di morti tra marzo e aprile, segnalando un aumento di vittime superiore alle previsioni. In Italia sono morte circa 47mila persone in più di quanto previsto. Secondo quanto calcolato dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale l’aumento di decessi è legato all’emergenza coronavirus. Sempre secondo l’Inps, i dati della Protezione Civile “sono considerati poco attendibili” perché escludono un’ampia fascia di persone che muoiono in casa e non in ospedale.
Inps, i morti tra marzo e aprile a causa del coronavirus
A far registrare i numeri più preoccupanti è il Nord Italia: +84% di morti tra marzo e aprile rispetto alla media degli anni precedenti. I calcoli dell’Inps si basano sul principio che “il numero di decessi è piuttosto stabile nel tempo”. I numeri dicono che, mentre tra gennaio e febbraio i morti in Italia sono stati 114.514, ovvero 10.148 in meno rispetto ai 124.662 attesi, tra marzo e aprile se ne sono contati in tutto 156.429, ovvero 46.909 in più rispetto a quelli previsti.
L’aumento di decessi
Un aumento significativo che l’Inps attribuisce alla diffusione del Covid e che supera anche i decessi dichiarati nello stesso periodo dalla Protezione civile, ossia 27.938 unità.