La vicina di casa intasca le loro pensioni, coppia di anziani costretta ad andare alla Caritas, la (terribile) storia proviene da Alatri in provincia di Frosinone. La donna, che si era presentata come una vicina premurosa, ha sfruttato la vulnerabilità fisica e mentale della coppia fino a quando non sono stati costretti a vivere in condizioni igieniche precarie e senza riscaldamento. Ora, dovrà affrontare un processo per circonvenzione d’incapace.
Intasca pensioni, coppia costretta ad andare alla Caritas ad Alatri
Una donna di 42 anni è stata accusata di aver truffato una coppia di anziani, entrambi settantenni e non autosufficienti, appropriandosi delle loro pensioni. La situazione è emersa quando gli anziani si sono rivolti alla Caritas per ricevere aiuto alimentare. La donna, che si era presentata come una vicina premurosa, ha sfruttato la vulnerabilità fisica e mentale della coppia fino a quando non sono stati costretti a vivere in condizioni igieniche precarie e senza riscaldamento. Ora, dovrà affrontare un processo per circonvenzione d’incapace.
La storia
Una triste vicenda proviene da Alatri, emersa quando una donna di 70 anni, affetta da disabilità fisica e mentale, si è recata agli uffici dei servizi sociali per segnalare che lei e suo marito, anch’egli disabile, non riuscivano a vivere con i 300 euro della pensione di invalidità civile che l’INPS le riconosceva. Spesso si trovavano costretti a chiedere aiuto alla Caritas per poter mangiare, e solo in quel momento il loro caso è stato portato all’attenzione degli assistenti sociali. È così emerso che la coppia di anziani, oltre a non avere i mezzi per nutrirsi, viveva in una casa priva di requisiti igienici e senza riscaldamento. Inoltre, si è scoperto che, oltre alla pensione d’invalidità della donna, dal 2022 avrebbero potuto beneficiare anche di un assegno sociale per il marito, ma purtroppo non ne erano a conoscenza.
La vicina di casa, che aveva assistito i coniugi nella compilazione della domanda e conosceva l’esito positivo della stessa, si era ben guardata dal rivelarglielo. Sfruttando la loro vulnerabilità psicofisica, era riuscita a ottenere le loro carte postepay, su cui venivano accreditate le pensioni, e si era appropriata di entrambe le somme.
La donna ripresa dalle telecamere
Così è andata avanti per circa due anni, finché i servizi sociali non hanno scoperto la frode e hanno sporto denuncia ai carabinieri. La donna è stata colta in flagrante. I militari hanno acquisito le registrazioni delle telecamere relative alle date e agli orari dei prelievi effettuati con le postepay. Non c’erano dubbi su chi si stesse appropriando del denaro dei due anziani. Nel frattempo, la coppia ha cambiato residenza e la procura ha nominato l’avvocato Antonella Liberatori come amministratrice di sostegno.
La vicina di casa dovrà ora affrontare in tribunale le gravi accuse a suo carico. È stata rinviata a giudizio per il reato di circonvenzione di incapace. Gli anziani truffati si sono costituiti parte civile con l’assistenza dell’avvocato Marco Colella. La prima udienza è stata programmata per il 6 giugno prossimo.