A seguito di uno studio sull’impatto dell’intelligenza artificiale sul pubblico impiego è emerso che una grossa fetta di lavoratori rischia di essere sostituito della nuova tecnologia. La pubblica amministrazione deve intervenire con nuove revisioni al più presto.
Intelligenza artificiale: a rischio alcuni settori della pubblica amministrazione
Circa 2 milioni di dipendenti pubblici sono altamente esposti agli effetti dell’intelligenza artificiale sul proprio lavoro. Aumenterà l’interazione tra le mansioni e quelle degli algoritmi per alcuni come, tecnici dirigenti o architetti. Per altri invece, rischia una vera e propria sostituzione che porterebbe alla perdita dell’occupazione per circa 218mila persone.
Difronte a questo scenario apparetemente drammatico, la pubblica amministrazione è chiamata a emettere una revisione dei processi di formazione, basata sullo sviluppo di competenze soggettive come creatività e pensiero critico.
L’impatto sarà inevitabile sottolinea Gianni Dominici e l’intelligenza artificiale sta tracciando nuovi confini su come concepire il lavoro pubblico. L’ideale sarebbe trovare un punto d’incontro senza compromettere il lavoro del dipendete pubblico.