Intossicazione di massa a Firenze: tre morti in una Rsa. La procura della Toscana ha avviato una inchiesta per omicidio colposo, disposte anche le autopsie sui corpi. Al momento, non ci sono indagati. L’azienda che gestisce le Rsa e la cucina ha dichiarato: “Le cause dei malori non sono ancora state accertate”.
Intossicazione di massa, tre morti in una Rsa a Firenze
La Procura di Firenze ha avviato un’inchiesta per omicidio colposo al fine di chiarire la presunta intossicazione alimentare che ha colpito quattro Rsa in Toscana, dopo che un focolaio di gastroenterite ha interessato 114 ospiti su un totale di 173, tra cui tre anziani che, sfortunatamente, sono deceduti in ospedale. “Ho disposto l’avvio di accertamenti urgenti e necessari”, ha dichiarato il procuratore Filippo Spiezia, intervenuto dopo aver ricevuto notizie sui decessi dai nosocomi.
Attualmente, il fascicolo di indagine si sta muovendo su più fronti, ipotizzando reati di adulterazione o commercio colposo di sostanze alimentari e omicidio colposo. Al momento, non ci sono indagati e l’inchiesta è a carico di ignoti. L’obiettivo dei pubblici ministeri è comprendere le cause esatte della morte dei tre anziani, il legame con gli altri casi di gastroenterite e la possibile origine della presunta intossicazione alimentare.
Autopsie sulle tre vittime
La Procura ha ordinato le autopsie per le tre vittime e ha avviato tutti gli accertamenti sanitari necessari, collaborando con gli ispettori dell’ufficio d’igiene dell’Asl Toscana Centro. Questi ultimi si erano già attivati autonomamente per condurre un’indagine epidemiologica e sono attualmente impegnati sia nella struttura dove venivano preparati i pasti per le quattro Rsa coinvolte, sia nelle altre residenze per anziani.
In considerazione di una possibile “tossinfezione alimentare”, i tecnici hanno prelevato campioni di quattro alimenti rinvenuti nelle cucine durante l’ispezione, sottoponendoli ad analisi microbiologiche: passato di carote, verdure, coniglio, patate e pizza. Sono stati inoltre acquisiti materiali utilizzati e documentazione per risalire alle forniture esterne di alimenti, come i surgelati.
Asl: “Sospesa la produzione di pasti per tossinfezione alimentare”
La Asl ha comunicato che sono emerse alcune criticità che hanno portato alla decisione di sospendere temporaneamente l’attività di produzione dei pasti nelle cucine. Tuttavia, l’azienda, pur confermando il fermo delle cucine, sostiene che tutto fosse in regola e che si sia rivolta autonomamente a un perito biologo per chiarire la situazione.
“Tutte le procedure Haccp sono state seguite correttamente e il nostro personale, che lavora da tempo nel centro cottura, possiede le qualifiche e la formazione necessarie. Le analisi microbiologiche effettuate un mese fa a Pelago non hanno evidenziato alcuna anomalia”, spiegano dalla Rsa in una nota. Aggiungono inoltre: “La sicurezza dei nostri ospiti è la nostra priorità, e siamo in attesa delle verifiche che chiariranno la reale dinamica degli eventi e le cause dei malori, che al momento non sono state accertate.”